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Chiuse le indagini sui falsi incidenti a Catanzaro

51 persone coinvolte nella simulazione dei falsi incidenti e un bottino complessivo di 5 milioni di euro intascati tra il 2009 e il 2012

Sono 51 le persone coinvolte nella truffa ai danni delle assicurazioni smascherata dall’operazione “Violentemente investito”, di cui era stata data notizia lo scorso maggio a seguito di tre anni di indagine. I militari della Gdf di Catanzaro avevano eseguito la custodia in carcere pr 6 indagati, gli arresti domiciliari per 11, e l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per 4.
Altre 156 persone risultarono denunciate – per lo più coloro che avrebbero ottenuto gli indennizzi sulla base dei falsi incidenti versando una parte delle somme ricevute agli organizzatori della truffa -, mentre furono sequestrati beni per un valore di due milioni di euro. Complessivamente il “bottino” dell’organizzazione criminale ammonterebbe a 5 milioni di euro, intascati tra il 2009 e il 2012 attraverso il sistema di falsi incidenti.

Le modalità sarebbero state quasi sempre le stesse, così come i partecipanti, fra cui “figuranti di professione” adoperati per rendere credibili i falsi sinistri (che a rotazione comparivano o come guidatori, o come terzi trasportati oppure come testimoni), il medico che avrebbe compilato i falsi certificati volti ad avvalorare la veridicità del sinistro; o il carrozziere che avrebbe fornito fatture false o gonfiate. Le finte vittime venivano sempre indicate come “violentemente investite” – da cui il nome dell’operazione – in modo da poter ottenere il massimo del risarcimento.