Attrezzature

Formazione: attirare i giovani con la tecnologia

Che sia emergenza non è più un dubbio ma una certezza. Oggi in officina e carrozzeria mancano i giovani da inserire in quel processo che si chiama ricambio generazionale. Il problema si fa ancora più grande quando si vogliono espandere le attività e fare crescere il personale. Sembra un paradosso in una società in cui si vorrebbe combattere la disoccupazione avere difficoltà nel reperire personale qualificato. Se le istituzioni arrancano, intese come la scuola in cui le persone capaci ci sono ma fondi e logica scarseggiano, ecco che nascono le iniziative “private” per dare un po’ di ossigeno alle attività in affanno. Nelle attività ci possiamo mettere anche quella organizzata da Consorzio Artigianauto di Caronno Pertusella con la collaborazione di HPA, di Antonio Paciletti (Molinari Snc), Massimo Vaghi (Centro Ricambi) e Riccardo Cazanave (NR Technology). Obiettivo, fare conoscere una realtà diversa dallo stereotipo di carrozzeria e officina. Ovvero, la parte tecnologica della riparazione che oggi passa attraverso la diagnosi elettronica. Così gli studenti dell’Istituto IAL di Saronno hanno avuto la possibilità di vedere come stia cambiando il lavoro in carrozzeria e di come sia diventato un lavoro molto vicino a quell’elettronica che tanto piace alle nuove generazioni. Sembra una cosa banale, invece è un’ottima idea perché tra mondo del lavoro e resto della vita ci sono ancora distanze pazzesche: persino per gli studenti dei corsi di meccatronica e carrozzeria che in eventi come questi restano davvero allibiti. Ad accompagnare gli studenti la tutor Serena Murabito.

OBIETTIVO DELLA GIORNATA

Il primo scopo di questa giornata fuori dalle sterili mura delle classi è portare i ragazzi a familiarizzare con quello che poi dovrebbe essere il loro mondo dalla fine della scuola a poi speriamo la pensione. Conoscere il lavoro, vedere come sono gli ambienti e le relazioni. Strutture come quella realizzata dal Consorzio Artigianauto sono invece l’antitesi dei luoghi comuni: moderne, pulite e piene di attrezzature. Infatti i ragazzi sono rimasti molto sorpresi all’ingresso e hanno subito mostrato interesse alle attrezzature presenti, soprattutto per il sistema HPA per la diagnosi e calibrazione degli ADAS. Sembra un passaggio banale portare i ragazzi in un ambiente di lavoro, ma non lo è affatto. Anzi. Si tratta di una esperienza importante che li aiuterà a capire se si sentano adatti a questo ambiente, se possono pensare di investire su un futuro fatto così.

HPA PROADAS: PROTAGONISTA

In un corner del centro revisioni, HPA PROADAS con monitor faceva bella mostra di sé. Subito circondato dai ragazzi, Stefano Vitelli di Nexion ha iniziato a illustrare cosa siano gli ADAS, come lavorano sulle vetture e soprattutto quali interventi possano richiedere per guasti e rotture. Nonostante la prima fase di presentazione sia stata di sola teoria affrontando temi come sensori presenti nelle vetture e loro funzioni i ragazzi sono rimasti molto attenti e attivi, facendo spesso parecchie domande. Poi la parte pratica, in cui Stefano Vitelli ha mostrato il funzionamento dell’attrezzatura.
PROADAS nella versione con monitor che semplifica molto la vita dell’autoriparatore. Tanto per iniziare può essere usato da un solo utente, quindi meno impegno del personale. Tutte le funzioni di preparazione sono guidate e facili. Alla fine basta posizionare l’autovettura e il pannello che supporta il monitor correttamente, connettere il sistema all’OBD e verificare l’allineamento delle ruote posteriori detto asse di spinta. Il resto è tutto guidato. Si possono calibrare e verificare telecamere, radar e tutti i sensori usati dai vari sistemi di assistenza alla guida. Sul monitor poi si può fare apparire il bersaglio corretto per marca e modello in calibrazione. Tutto molto affascinante, per i ragazzi. La stessa presentazione è poi stata replicata nel pomeriggio però per gli autoriparatori della zona, soprattutto quelli del consorzio: carrozzerie e officine interessate alla calibrazione degli ADAS, un servizio ormai indispensabile vista la diffusione di questi dispositivi in crescita esponenziale.

a cura di Renato Dainotto - Foto Photo-R