
Il Green Deal è stato una vera mazzata sul mercato dell’auto. Nel 2024 la quota BEV (auto full electric) è ferma al 4,2%, pari a quella del 2023. Non c’è da stupirsi: l’offerta è concentrata su vetture di fascia alta con listini non certo popolari. La fascia bassa è presidiata da vetture che hanno un rapporto prezzo/utilizzabilità non appetibile.
FULL ELETTRIC IN ITALIA
L’auto elettrica più venduta in Italia a febbraio 2025 è la Citroën C3 con 664 unità: anni luce dalla C3 termica che segna 5.102 immatricolazioni. Anche la value for money Dacia Spring elettrica si ferma a 460 pezzi contro i numeri della Dacia Sandero a benzina/GPL ben sopra le 5.000 unità. L’elettrico un po’ costa caro, un po’ non piace per il problema dell’autonomia e non decolla. I costruttori hanno seguito la burocrazia europea che prometteva incentivi e aiuti che invece un po’ non sono serviti e un po’ non sono arrivati e la situazione attuale è un disastro.
PUNTO DI NON RITORNO? PER ALCUNI FORSE…
Ci sono Case automobilistiche che hanno investito tutto sull’elettrico e non vogliono/possono cambiare direzione e sono in difficoltà: Polestar nei primi due mesi del 2025 ha immatricolato 39 Polestar 4 e 10 Polestar 2. Volvo 319 EX30, 45 EX90, 33 EX40 e 12 EC40. Persino Tesla flette al ribasso e non sarà solo colpa dell’impopolarità di Elon Musk da quando si è schierato con il Presidente Trump: se la Model 3 regge con 501 immatricolazioni a febbraio (586 nel 24), la Model Y precipita con 339 unità (1.252 nel 24). Stellantis invece ha deciso di rompere gli indugi e sterzare di nuovo verso il termico, anche perché nel resto del mondo non ci saranno limitazioni: torna in produzione il diesel per alcuni modelli, la 500e viene riconvertita all’ibrido e negli USA si parla di riattivare le linee produttive del motore V8 HEMI, sportivo puro. Infine, il potere di acquisto: l’inflazione ha dato spinta ulteriore ai listini già cresciuti in epoca Covid e l’azione di difesa dell’economia con il rialzo dei tassi ha fatto crescere i costi dei finanziamenti. Di nuovo, ceto medio in sofferenza.
a cura di Renato Dainotto - Foto Photo-R
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