IDA: parola d’ordine CONDIVISIONE

IDA, se fossimo discepoli del Manzoni potremmo aprire così: «Chi sono costoro?». In realtà la domanda che si poneva Don Abbondio portava a un filosofo dell’antica Grecia.
Nel terzo millennio il nostro quesito ha una risposta non troppo distante: IDA, ovvero International Detailing Association, una associazione che accomuna i detailer secondo una semplice filosofia. IDA ha l’obiettivo di divulgare la professione del detailer in tutto il mondo.
Possono fare parte di IDA i professionisti o gli appassionati. In Italia IDA è rappresentata da IDA Chapter Italia. Abbiamo incontrato a Bologna il Presidente ChristianGuidi, il Vicepresidente Marco Bassini, carrozziere, Rosario Musumeci, carrozziere, Fabrizio Gagliardi, trainer IDA e altri associati del consiglio direttivo.

ChristianGuidi: IDA quando nasce e con che scopo?
«IDA nasce nel 2008 negli USA. Poie è “sbarcata” in Europa, prima nel Regno Unito, poi in Italia e il forte interesse ha fatto nascere il Chapter Italia. Il Chapter Italia è formato da professionisti, carrozzieri, tecnici e trainer con il supporto di aziende che producono attrezzature e prodotti per il detailing. All’interno dell’associazione si condividono conoscenze per aumentare le competenze ma attenzione, senza sponsorizzare i brand di appartenenza. Fare parte di questo gruppo vuole dire condividere le tecnologie, le esperienze e le personali abilità. Condividere vuole dire mettere insieme professionalità per poi fare crescere i singoli».

Fabrizio Gagliardi: perché entrare in questa comunità?
«Per condividere, come ha detto il Presidente. Perché una crescita collettiva porta vantaggi a tutti quelli che operano nel detailing. Poi avere un riconoscimento ufficiale, ovvero diventare detailer certificato e verificato. Infine, partecipare a iniziative e corsi».

Marco Bassini, tu sei un carrozziere: quali vantaggi per un professionista con IDA?
«IDA accoglie sia appassionati sia professionisti del settore come noi carrozzieri. In Italia, dove questa attività è ancora poco diffusa e poco riconosciuta, IDA Chapter Italia fa un lavoro importante. Per i professionisti c’è un percorso di formazione e certificazione dedicato diviso in più parti per aumentare le competenze e le conoscenze dei prodotti e dei cicli di lavorazione. Certified Detailer è il primo step: un esame teorico che comprende tutto, le tecniche, gli attrezzi, le procedure e persino un po’ di chimica per valutare la competenza di base dell’aspirante detailer professionale. Poi c’è Skill Validated, un esame pratico fatto in presenza, con la valutazione di un trainer certificato di IDA. L’esame Recognized Trainer che permette di diventare trainer certificato IDA e infine Marine Certified, per operare su imbarcazioni. Chapter Italia fa tutto questo e in più si occupa di formazione, con webinar e incontri in presenza».

Rosario Musumeci e Matteo Chiaberge, detailer professionisti: un membro di IDA cosa fa?
«Premesso che tutti possono entrare in IDA, non ci sono limitazioni ad esempio per i semplici appassionati. C’è solo un limite. Non si devono sponsorizzare prodotti. Qui si parla solo di competenza. Con IDA sono cresciuto molto e ho visto crescere altri colleghi.» Per info [email protected] – whats App 3492248608