AkzoNobel e Axalta hanno annunciato una fusione storica che darà vita a un nuovo leader mondiale nel settore dei coating e delle vernici. L’operazione, sostenuta dai board di entrambe le aziende, unisce due player con portafogli complementari, competenze avanzate e una presenza globale in oltre 160 paesi.
La nuova realtà genererà 17 miliardi di dollari di ricavi e potrà contare su 1,5 miliardi di dollari di flusso di cassa libero già a partire dal 2024. La fusione prevede inoltre sinergie operative per 600 milioni di dollari, il 90% delle quali verrà realizzato nei primi tre anni dopo la chiusura.
Un portafoglio più ampio e una rete produttiva globale
La combinazione delle due aziende creerà un’offerta completa di soluzioni per Powder Coatings, Refinish, Aerospace, Marine & Protective, Industrial Coatings e Decorative Paints, con circa 100 marchi globali.
La nuova organizzazione raggiungerà una scala significativa con:
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173 siti produttivi
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91 centri R&D
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oltre 4.200 scienziati e ingegneri
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più di 3.000 brevetti registrati o in fase di approvazione
Questa presenza consentirà di rafforzare la capacità di supportare i clienti localmente con tecnologie avanzate e servizi più efficaci.
Innovazione e sostenibilità al centro della strategia
La fusione permetterà di accelerare l’innovazione combinando le principali competenze tecnologiche delle due aziende. Con un investimento annuo di 400 milioni di dollari in R&D, la nuova entità punta a sviluppare soluzioni ad alte prestazioni e più sostenibili, in linea con le richieste del mercato e gli obiettivi ESG.
Leadership e struttura societaria
Il nuovo gruppo avrà una governance a board unico.
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Greg Poux-Guillaume, attuale CEO di AkzoNobel, guiderà la nuova società.
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Chris Villavarayan, CEO di Axalta, sarà Deputy CEO.
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Carl Anderson (Axalta) ricoprirà il ruolo di CFO.
La società avrà doppia sede ad Amsterdam e Philadelphia e sarà quotata solo al NYSE dopo un periodo di doppia quotazione.
Dettagli dell’accordo
Gli azionisti Axalta riceveranno 0,6539 azioni AkzoNobel per ciascun titolo Axalta posseduto.
A fusione completata, la nuova società sarà detenuta per il 55% dagli azionisti AkzoNobel e per il 45% dagli azionisti Axalta.
La chiusura è prevista tra fine 2026 e inizio 2027, subordinata all’approvazione degli azionisti, delle autorità regolatorie e al rispetto delle altre condizioni previste.
IL COMUNICATO STAMPA COMPLETO
a cura di Renato Dainotto

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