Attualità

Aumentano i sinistri e il loro costo medio

Nel 2016 la frequenza dei sinitri è cresciuta dell'1,7% rispetto al 2015, con un costo medio pari a 1.751 euro

Con la presente rilevazione si forniscono i risultati dei principali indicatori tecnici del ramo R.C. Auto (e della relativa gestione della convenzione per il risarcimento diretto – cosiddetta CARD) per l’anno 2016. Hanno aderito alla statistica associativa 30 imprese che rappresentano quasi la totalità della raccolta premi di quell’anno. In particolare, sono state raccolte informazioni relative a circa 37,5 milioni di assicurati e a oltre 2 milioni di sinistri accaduti

La frequenza dei sinistri accaduti (escludendo i sinistri che vengono denunciati tardivamente) per il totale dei veicoli risulta anche nel 2016 in lieve aumento (+1,7%), arrivando a un valore pari a 5,59% (5,49% nel 2015).

Il costo medio dei sinistri accaduti e liquidati nel 2016 (cosiddetti “sinistri gestiti di generazione corrente”) è stato pari a €1.751, in aumento del 2,3% rispetto al 2015 quando era pari a € 1.711. Ha contribuito a tale andamento sia l’incremento del 4,5% registrato dall’importo liquidato dei sinistri che non sono rientrati nel sistema di risarcimento diretto (sinistri NO CARD), sia quello più contenuto delle partite di danno CID (+1,8% rispetto al 2015). Risulta invece invariato l’importo liquidato a favore dei terzi trasportati (partite CTT)

Nel 2016 l’incidenza dei sinistri rientrati in CARD è stata pari all’82,6% del totale dei sinistri gestiti dalle imprese (che includono quindi anche quelli trattati fuori convenzione). Questa percentuale risulta in aumento rispetto a quanto osservato nel 2015 (81,7%) e si registra conseguentemente una pari diminuzione dei sinistri che non rientrano nella procedura di risarcimento diretto (18,2% rispetto a 19,4%); il fenomeno si è registrato in particolare per le autovetture (da 84,9% a 85,3%) e per gli autocarri (da 64,7% a 66,0%), mentre appare stabile per i motoveicoli (82,6%). Occorre sottolineare che il valore raggiunto nel 2016 è il più elevato dall’avvio della procedura, quando era prossimo al 76%

(fonte: ANIA)