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Clausole oscure nei contratti Rca

In cambio di sconti irrisori le Compagnie "invitano" i clienti a rinunciare a diritti fondamentali: scelta del carrozziere di fiducia e possibilità di rivolgersi all'avvocato

Mentre il ddl è ancora impantanato in Parlamento, in attesa di definire finalmente le “regole” in materia di rca, le Compagnie non esitano a proporre ai loro clienti contratti rc auto con clausole piuttosto oscure, che un cambio di sconti irrisori costringono l'assicurato a rinuciare alla scelta del proprio carrozziere o alla facoltà di rivolgersi ad un avvocato.

Una volta firmato il contratto il gioco è fatto, e non si può più tornare indietro. E così in numerose polizze sono ricomparsi sconti (a volte imprecisati) se il cliente rinuncia a scegliere un carrozziere di fiducia e accetta di rivolgersi ad un’officina convenzionata con la compagnia. Se il cliente camba idea e sceglie di propria volontà un carrozziere non convenzionato il risarcimento viene decurtato di 80 euro.

Lo stesso principio di limitazione dei diritti riguarda la rinuncia all'avvocato. Alcune compagnie offrono uno sconto irrisorio del 3,5% se il cliente rinuncia a rivolgersi ad un avvocato nella gestione delle procedure relative ad un sinistro. Ciò significa che, in cambio di uno sconto di 17 euro su una polizza di 500 euro, l’assicurato dovrà procedere da solo a tutte le pratiche burocratiche che lo riguardano. Se la compagnia, come spesso accade, temporeggia nel risarcire il danno, il cliente non può nemmeno far inviare dal proprio avvocato una lettera di sollecito. Rischierebbe infatti una detrazione di 500 euro.