
L’Europa valuta soglie minime di componenti prodotti in UE per batterie e flotte aziendali. L’industria chiede cautela.
La Commissione europea sta preparando una nuova strategia per rafforzare la sostenibilità e la resilienza industriale nei settori strategici, con un focus particolare sull’industria automobilistica.
Tra le misure in discussione rientrano:
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soglie minime di contenuto europeo per celle di batterie e componenti dei veicoli elettrici;
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l’obbligo di utilizzare acciaio, batterie e componenti prodotti in UE nelle flotte aziendali, attraverso la prossima iniziativa Green Corporate Fleets.
Obiettivo dichiarato: sostenere la produzione a basse emissioni di carbonio e rafforzare la competitività industriale europea.
Rischi e criticità segnalati dall’industria
L’introduzione di requisiti di contenuto locale (LCR) solleva però alcune preoccupazioni:
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possibili effetti negativi sulla competitività internazionale;
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impatti sull’efficienza della catena di approvvigionamento;
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incertezze su ambito, definizioni e tempistiche di applicazione.
Le associazioni di categoria sottolineano che le sole politiche “Made in Europe” non bastano a garantire una base industriale solida. Servono invece:
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energia a prezzi competitivi;
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procedure di autorizzazione semplificate;
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manodopera qualificata;
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incentivi mirati.
L’appello del settore automotive
L’industria automobilistica europea chiede alla Commissione una valutazione d’impatto approfondita e il coinvolgimento degli esperti del settore prima dell’adozione definitiva della normativa.
I numeri del settore Automotive in Europa
• 13,2 milioni di europei lavorano nell’industria automobilistica (direttamente e
indirettamente), pari al 6,8% di tutti i posti di lavoro nell’UE.
• Il 10,3% dei posti di lavoro nel settore manifatturiero dell’UE, circa 3,1 milioni, riguarda il
settore automobilistico.
• I veicoli a motore generano un gettito fiscale pari a 383,7 miliardi di euro per i
governi dei principali mercati europei
• L’industria automobilistica genera un surplus commerciale di 106,7 miliardi di euro
per l’Unione europea
• Il fatturato generato dall’industria automobilistica rappresenta oltre il 7,5% del
PIL dell’UE
• Con un investimento di 72,8 miliardi di euro all’anno in ricerca e sviluppo, l’industria automobilistica è il
maggior contributore privato all’innovazione in Europa, rappresentando il 33% del
totale dell’UE
a cura di Renato Dainotto
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