Attualità

Evolgo! non si ferma… nemmeno con la pandemia

Esperti e professionisti del settore, ma anche amministratori pubblici, consulenti e imprenditori, si sono confrontati al meeting nazionale Evolgo! (in diretta streaming su Facebook, con il contributo e il supporto di Liguria Digitale) sul tema “La rete come evoluzione nel mondo dell’automotive”. Il tutto condividendo progettualità nel breve e nel medio termine, analisi di mercato e strategie comuni delle PMI del settore per affrontare le criticità specifiche del contesto attuale ed evidenziando come la rete sia un punto di riferimento non solo per la crescita del business, ma anche per gli imprenditori. I quali, ormai da tempo, hanno compreso che fare sistema, stare in rete aggiunge valore ai singoli, pur preservandone l’identità e la storicità, in scenari complessi e competitivi come quelli che stiamo vivendo. I lavori del meeting sono stati aperti da Alessandro Cricchio, CEO e cofondatore di Talent Garden Genova, piattaforma di networking e formazione per l’innovazione digitale che fa parte, insieme alla start-up genovese ParcoChiuso ed Evolgo!, del Motorsgrouping, il primo company builder dell’industria automobilistica italiana. Nel suo intervento, Cricchio ha ricordato che «il momento attuale è difficile, ma anche nei periodi di crisi e di difficoltà possono nascere interessanti opportunità nel segno della condivisione e della connessione di idee, talenti, progetti e professionalità».

Jonny Lo Piscopo, CEO e cofondatore di ParcoChiuso

È stata poi la volta di Jonny Lo Piscopo, CEO e cofondatore di ParcoChiuso, start-up innovativa nata alla fine dello scorso anno per valorizzare la filiera delle autoriparazioni in Italia grazie al contributo della digitalizzazione: «L’elettrificazione e la connettività sono le due grandi innovazioni radicali che caratterizzano e che caratterizzeranno sempre di più il mondo dell’automotive. Si tratta di sfide complesse che impatteranno in modo significativo tutta la filiera del settore, sfide che non vogliamo subire ma per lo meno abbracciare. Motorsgrouping è una rete d’impresa nata di recente per promuovere progetti automobilistici innovativi, sviluppare nuove tecnologie e servizi digitali creati su misura intorno ad essi e aziendalizzare i progetti in start-up di successo. Siamo un ecosistema che vuole stimolare l’innovazione all’interno dell’automotive italiano (inclusi i comparti dell’aftermarket e della riparazione), un po’ come hanno fatto diversi decenni fa alcune grandi eccellenze di questo settore come Giovan Battista Pininfarina ed Enzo Ferrari. Del resto, anche noi di Motorsgrouping ci consideriamo una scuderia, che vuole partecipare alla gara più bella che sia mai stata organizzata, quella cioè per un futuro migliore. L’innovazione mette in discussione alcuni paradigmi consolidati a una velocità inimmaginabile fino a poco tempo fa: nel giro di alcuni anni sono nate aziende, per lo più cinesi e americane, che non hanno ancora iniziato a produrre nulla ma che sono già quotate in Borsa e valgono miliardi di euro». Del resto, i cambiamenti repentini sono all’ordine del giorno, anche in Italia: «È di poco tempo fa la notizia che il Gruppo cinese FAW e la SILK, società americana di ingegneria, inaugureranno una fabbrica nel modenese, nella Motor Valley dell’Emilia Romagna, dalla quale uscirà una gamma articolata di vetture e supercar elettriche e ibride, con un investimento di un miliardo di euro», ha ricordato Lo Piscopo, che ha aggiunto: «Trasformare i progetti automobilistici innovativi in start-up di successo, coinvolgendo non solo i giovani talenti ma anche gli investitori professionali, sarà il prossimo passo che dovremo compiere».

Andrea Benveduti, assessore allo Sviluppo economico della Regione Liguria

Al meeting di Evolgo! ha partecipato anche Andrea Benveduti, assessore allo Sviluppo economico della Regione Liguria: «Il tessuto imprenditoriale italiano è molto frammentato – ha affermato Benveduti – quello ligure ancora di più. Nel nostro territorio, infatti, il 96% delle aziende ha meno di 9 dipendenti. Mi sembra che la rete d’impresa sia la risposta corretta e necessaria che il tessuto imprenditoriale deve dare oggi di fronte ai cambiamenti del mercato».
Sulle dimensioni delle aziende si è soffermato Luca Costi, Segretario Generale di Confartigianato Liguria: «Fattori crescita e di sviluppo per le imprese non sono solo le dimensioni, ma le relazioni. Relazioni di commessa, di subfornitura, di accordi formali e informali, di consorzi e di contratti di rete. In Liguria esistono tante microimprese che devono imparare a nuotare nella stessa direzione».

Marc Aguettaz, Direttore Generale di GiPA Italia

A Marc Aguettaz, Direttore Generale di GiPA Italia (team di professionisti esperti in studi B2B e B2C specializzati nel settore auto), è toccato il compito di fotografare e analizzare con cifre e previsioni il mercato italiano e la sua possibile evoluzione: «Dal 1993 a oggi c’è stata una crescita del 37%, un aumento che non ha precedenti. Sulle nostre strade circolano quasi 33 milioni di vetture, che hanno un’età media di 14 anni. Per quanto riguarda le nuove immatricolazioni è interessante notare che, nei primi mesi del 2021, quelle relative a vetture ibride e plug-in rappresentano quasi il 30% del totale, mentre le elettriche sono pari al 2,1% del dato complessivo. Secondo il nostro scenario, in Italia nel 2030 si immatricoleranno 1,85 milioni di auto, di cui il 10% a benzina, il 7% bi-fuel, il 9% diesel, il 59% ibride e il 15% elettriche. Nel 2030 il parco circolante italiano sarà composto al 4,3% da auto elettriche, cioè da 1,5 milioni di vetture a emissioni zero (contro le 21.000 dell’anno scorso), mentre le ibride e le plug-in saranno oltre 7,1 milioni, cioè il 21,2% del totale. Nei prossimi cinque anni le nuove tecnologie potrebbero non affermarsi in modo così rilevante – ha sottolineato Aguettaz – e potrebbero non rappresentare una significativa opportunità di business per le officine. Tuttavia queste ultime dovranno essere preparate, dovranno farsi trovare pronte per potere intervenire su questo tipo di motorizzazioni, che rappresentano un significativo salto di paradigma. Se le officine saranno in grado di farlo, potrebbero riuscire ad accedere alle altre automobili della propria clientela. Molti indicatori, infatti, tendono verso il “tutto o niente” e solo chi si farà trovare pronto sarà vincente. E fare squadra, fare rete in un mondo di piccole aziende come quello dell’autoriparazione e della carrozzeria sarà fondamentale».
L’importanza di fare rete è stata ribadita da Mattia Basile, Presidente di Evolgo! Piemonte (in attività dal 2015) e titolare della Carrozzeria Fratelli Basile di Collegno (TO): «Nel nostro territorio operano numerosi soggetti nel settore dell’autoriparazione, ognuno con le proprie idee, la propria personalità e il proprio approccio imprenditoriale. Tutti, però, sono accomunati da un principio, dal concetto del bene comune. In questi anni abbiamo formalizzato acquisti e servizi condivisi (per esempio, l’istituzione di un centralino comune) e realizzato economie di scala. Abbiamo condiviso il principio di territorialità che ci ha permesso di essere equamente distribuiti in un’area vasta come la provincia di Torino, il tutto abbattendo i costi generali e aumentando i ricavi. Abbiamo, inoltre, avviato progetti di formazione aziendali e personali, con ricadute positive sulla nostra immagine e sui nostri collaboratori. Ma, soprattutto, abbiamo capito che grazie alla condivisone e al confronto sono aumentate le nostre competenze. Quando si abbandona il proprio orticello e ci si mette a fare rete d’impresa, i vantaggi che ne derivano sono infiniti e danno vita a nuove opportunità di business sul territorio».

Donatella Manganiello, Presidente di Evolgo! Campania

Concetti simili sono stati espressi da Donatella Manganiello, Presidente di Evolgo! Campania e socia della MJ Car di Nola (NA): «Nonostante la nostra non sia un’azienda piccola, a un certo momento abbiamo avvertito l’esigenza di diventare più grandi, anche perché il settore è in forte cambiamento e il cambiamento pone delle domande. In tempi di crisi come quella che abbiamo vissuto nel 2018, ma anche adesso, in un momento così particolare come quello che stiamo affrontando a causa della pandemia è fondamentale confrontarsi con soci e colleghi in modo trasparente e sincero e potere contare su di loro. Lo scambio di idee è un fattore di arricchimento, un elemento di forza. È importante entrare in contatto con idee, progetti e persone in continuo movimento, che vogliano rappresentare con professionalità il cambiamento nel settore dell’automotive».

Pino Pace, Presidente nazionale carrozzieri di Confartigianato

I lavori sono proseguiti con l’intervento di Pino Pace, Presidente nazionale carrozzieri di Confartigianato e cofondatore di Evolgo! Italia: «Quando Evolgo! è nata, nel 2013, sentivamo l’esigenza di confrontarci, di stare insieme e capivamo che andare avanti era dura e che, se lo avessimo fatto da soli, lo sarebbe stato ancora di più. Otto anni dopo, durante i quali sono nate anche amicizie profonde e non solo rapporti professionali, abbiamo raggiunto un traguardo importante. Il confronto e la creatività sono generatori di idee e sono le idee a fare la differenza, anche in un mestiere come il nostro che ha ancora una matrice artigianale. Forse non ci valorizziamo abbastanza e non ci ricordiamo che i nostri nonni e i nostri bisnonni hanno fatto la storia dell’automobilismo, hanno costruito le auto più belle del mondo. Prima è stato citato Pininfarina. Io ricordo che, esattamente 75 anni fa, nasceva la Vespa, che sarebbe diventata lo scooter più famoso al mondo, il frutto di un’idea visionaria. La nuova avventura che coinvolge Evolgo!, ParcoChiuso, e Talent Garden Genova ha fatto crescere, ancora di più, il bisogno di confrontarsi, di scambiarsi idee, visioni, progetti. Credo che se gli imprenditori del nostro settore continueranno a farlo, ci sarà un futuro per tutti».

Paolo Fiorentino, Presidente di Assinrete

L’importanza del fattore umano è stata al centro dell’intervento di Paolo Fiorentino, Presidente di Assinrete, l’associazione nazionale professionisti reti d’imprese, e tra i soggetti che hanno contribuito alla nascita di Evolgo! Campania: «Quello delle reti d’imprese è uno strumento potente ed efficace, lo dimostrano i numeri degli ultimi dieci anni. Ciononostante non tutte le reti hanno successo e, quindi, bisogna interrogarsi su quali siano i fattori che ne determinano la buona riuscita. Qual è il valore aggiunto di fare rete? Oltre a costituire un moltiplicatore delle opportunità di business per le aziende che vi aderiscono, la rete viene in soccorso, viene in aiuto nei periodi di difficoltà, proprio come quello che stiamo vivendo. La rete è fatta non solo di imprese, ma anche di persone che la accompagnano con le proprie competenze in veste di manager, imprenditori, progettisti. Da qui, appunto, l’importanza del fattore umano. Come Assinrete, la prima associazione nazionale a tutela delle professioni specialistiche per le reti d’imprese costituita ai sensi della legge 4/2013, il nostro scopo primario, oltre alla tutela, è la valorizzazione delle professioni per le reti d’impresa e delle competenze ad esse associate. Assinrete vuole contribuire a rafforzare le imprese, formando e offrendo professionalità di alto profilo e un’assistenza multidisciplinare a chi intende perseguire una cultura di impresa nuova, con competenze specifiche a supporto della valutazione strategica, della progettualità e dell’assistenza alla creazione delle reti, a cominciare dal delicato periodo di avvio».

Massimo Tosetti, Presidente di Evolgo! Liguria ed Evolgo! Italia

Infine, a conclusione dei lavori, ha parlato Massimo Tosetti, Presidente di Evolgo! Liguria ed Evolgo! Italia, che ha fatto il punto sulle grandi questioni aperte e, soprattutto, sugli scenari futuri del settore dell’automotive: «Dobbiamo avere la consapevolezza che è in atto un cambiamento significativo del mercato e che, da sole, le piccole e medie imprese non andranno avanti. La rete è vista come uno strumento di intreccio di relazioni, di contributi e di idee, come un luogo in cui è possibile confrontarsi. A mio avviso la rete ha due driver: la sostenibilità ecologica e l’innovazione. Sostenibilità ecologica significa attenzione al mondo in cui viviamo, ma anche opportunità di business. Dobbiamo portare l’economia circolare (cioè un modello di produzione e consumo che implica condivisione, prestito, riutilizzo, riparazione, ricondizionamento e riciclo di materiali e prodotti esistenti il più a lungo possibile, ndr) all’interno delle nostre aziende e riuscire a trasformare in profitti quelli che adesso sono dei costi. Per quanto riguarda l’innovazione dobbiamo investire risorse, economiche e umane, per trasformare le nostre aziende, le cui attuali dimensioni costituiscono spesso un ostacolo. Proprio per questo motivo è la rete, l’aggregazione il polo verso il quale convergere. I retisti, infatti, possono condividere le risorse necessarie in modo equo al fine di ottenere benefici molto importanti. L’innovazione tecnologica e l’innovazione di processi sono urgenti, sono necessità richieste dal mercato. Pensiamo, per esempio, ad Amazon e al modo in cui questa Internet Company ha stravolto i processi e gli equilibri nel commercio. Anche noi dobbiamo rivedere i processi delle nostre aziende, per riuscire a offrire un maggiore numero di servizi e di prodotti migliorando, al tempo stesso, le nostre performance. Se verranno attuati in forma aggregata, questi cambiamenti saranno più semplici. Occorre quindi cambiare il nostro tradizionale modello di business e per farlo dobbiamo guardare agli imprenditori visionari, disponibili a condividere il proprio know how e le strategie per affrontare in gruppo i nuovi mercati. L’evoluzione e lo sviluppo della rete hanno sicuramente un risvolto commerciale ed economico ma, come è emerso dagli interventi degli altri relatori, c’è anche una crescita e un’evoluzione di rapporti. Avere creato relazioni all’interno del nostro gruppo, essere riusciti a crescere, ognuno con la propria azienda, ha fatto evolvere anche la rete che, a sua volta, è diventata un volano per le aziende stesse. Con la nascita di Motorsgrouping c’è stato un cambio repentino dei nostri obiettivi strategici, obiettivi che non erano nemmeno immaginabili nel 2013. Questo è un punto di partenza in un momento difficile, critico per tutti. Soltanto continuando lungo questo percorso di crescita comune possiamo affrontare i cambiamenti del futuro. Vogliamo affrontare questi cambiamenti con forza, con consapevolezza e con un atteggiamento di apertura e disponibilità verso tutti coloro che intendono contribuire alla crescita delle proprie imprese e della nostra rete».

Pino Pace

a cura di Andrea Conta