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L’art.8 è stato riscritto, ma a favore delle assicurazioni

Le associazioni dei carrozzieri protestano contro il testo che riformula l'art. 8 delle norme sulla riforma dell'Rc Auto: è un grosso regalo per le assicurazioni

L’art.8 del decreto “Destinazione Italia” è stato riscritto, ma, da quanto risulta, per i carrozzieri cambia ben poco rispetto alla bozza. Anzi, i provvedimenti corretti sono tutti a favore delle assicurazioni. “E’ inaccettabile il testo predisposto dalle commissioni Finanze e Attività Produttive della Camera, che riformula l’articolo 8 delle norme sulla riforma dell’Rc Auto contenuta nel decreto Destinazione Italia. Sulla base di questo nuovo testo si consegna il mercato delle riparazioni nelle mani delle assicurazioni” hanno dichiarato i rappresentanti delle associazioni dei carrozzieri di Confartigianato, Cna e Casartigiani.
Rispetto al testo originario, scrivono nel comunicato diffuso in queste ore, “rimane confermata una finta facoltà di scegliere il risarcimento in forma specifica in cambio della riduzione tariffaria al momento della stipula del contratto. Così come continua a non essere riconosciuta la cosiddetta riparazione antieconomica quando il valore del mezzo è inferiore al valore della riparazione”. Le modifiche delle commissioni Finanze e Attività Produttive continuano inoltre ad imporre il sostanziale divieto di cessione del credito senza accordo della Compagnia.
I Carrozzieri di Confartigianato, Cna, Casartigiani segnalano inoltre che rimane confermato il fatto che quando la riparazione non è effettuata nella carrozzeria fiduciaria, soltanto nel caso del danneggiato diverso dall’assicurato,  il risarcimento sia effettuato, comunque, ai costi standard definiti dall’IVASS

Netta opposizione anche da parte di Federcarrozzieri, che afferma che “il testo dell’emendamento è peggio del decreto legge”. Alcuni passaggi, spiega Federcarrozzieri, sembrano scritti dalle compagnie assicurative, e non certo dal buon senso. Per quanto riguarda il risarcimento in forma specifica, viene data all’assicuratore la facoltà di offrire la forma specifica, ed è il l’assicurato a scegliere.
Per come è scritto l’articolo di legge, l’assicurato è obbligato ad accettare il risarcimento in forma specifica e quindi rimane l’obbligatorietà.
Con il Divieto di cessione del credito a discrezione dell’assicuratore, “lavoreranno solo le carrozzerie fiduciarie, visto che nessuno ha i soldi da anticipare”, spiega Federcarrozzieri. “La norma per come formulata non risolve le criticità perché l’assicuratore può comunque vietare la cessione di credito. Lo spirito dell’emendamento è di fatto tradito perché la cessione non è più un diritto ma una subordinata. Tutto questo è un regalo per le compagnie assicurative”, conclude Federcarrozzieri.

Nel sito di Federcarrozzieri è pubblicato integralmente il testo dell’emendamento