L’editoriale di giugno: c’è molto da riflettere dopo Autopromotec

Autopromotec 2025 è archiviato. Però permettetemi di tornare sull’evento. Quest’anno temi portanti erano l’automazione, l’intelligenza artificiale e la robotica. Presentazioni, workshop ed eventi tutti proiettati su queste, un tempo, fantascientifiche tecnologie che ora promettono di invadere pacificamente carrozzerie e officine. Tuttavia, c’è quasi sempre un tuttavia, il popolo dei carrozzieri ha manifestato un’urgenza, anzi un’emergenza molto pratica: la difficoltà di trovare personale. Difficoltà a 360°: si fatica a trovare figure esperte e professionali ma anche giovani da formare. Una vera emergenza nazionale, non c’è parte d’Italia che non sia coinvolta. Ad aggravare la situazione l’estensione del problema: ristoranti, bar, hotel, pasticcerie e tutte le realtà artigianali si trovano nelle medesime condizioni, a combattere per accaparrarsi giovani e meno giovani che hanno voglia di fare, lavorare… Per questo Car Carrozzeria nelle pagine a seguire vi propone un piccolo Speciale formazione: per mostrarvi la risposta del settore a questa emergenza. Non è la soluzione definitiva, ovviamente. Sul territorio ci sono tante iniziative per formare personale ma spetta anche a voi carrozzieri aiutare chi organizza corsi, investire sulle persone formate per inserirle nel ciclo di lavoro. Non tutti quelli che passano per questi corsi sono pronti per lavorare, vanno aiutati e completati nella formazione. Sono un investimento tanto quanto un tintometro automatico. Si investe ammortizzando le difficoltà in un arco di tempo per avere poi una persona giovane che possa restare in azienda per molti anni. Persino durante Autopromotec noi di Car Carrozzeria abbiamo creato un workshop per ribadire l’importanza dell’uomo all’interno della carrozzeria al netto di tutti gli aiuti possibili da parte di robot, cobot e intelligenza artificiale. Perché l’emergenza è tale che oggi servono gli uomini di domani. La scuola professionale naviga in un’altra emergenza. Il sistema non le ha dato la possibilità di avere i ragazzi giusti, quelli che vogliono fare gli artigiani. Il sistema ha scaricato i casi difficili e il corpo docenti oggi è per lo più composto da eroi che ogni giorno tentano di dare un futuro a questi giovani. Allarghiamo l’orizzonte e diamo uno sguardo all’economia. Oggi sono in atto grandi manovre. Unipol attraverso Banca Bper sta cercando di inglobare Banca Popolare di Sondrio, mentre Unicredit cerca di prendersi BPM: è l’effetto del riassetto del settore banche popolari fortemente voluto dall’Europa e dal Governo Renzi. Entrambe le popolari oggetto della scalata sono in difesa. BPM addirittura compra pubblicità sui giornali per dire NO a Unicredit. E ricorda al Paese l’impegno verso il mondo delle PMI e delle famiglie. Ricorda che negli ultimi 5 anni BPM ha erogato 100 miliardi di finanziamenti alle imprese e 15 miliardi in mutui alle famiglie. Certo non lo fa per beneficenza, ma senza questo denaro fare impresa e comprare casa sarebbe più difficile. Poi, con meno banche “territoriali”, forse sarà ancora più difficile fare impresa. La finanza stringe sempre di più il cerchio sulle PMI, che in Italia sono una ricchezza più dei colossi. Non ci credete? Beh, Stellantis, Benetton, Gruppo De Benedetti… sono colossi che riescono ancora a distribuire dividendi, ma quanta ricchezza e benessere danno al Paese? Quanto lavoro hanno tagliato negli ultimi anni? Mentre voi carrozzieri siete alla disperata ricerca di personale da assumere. C’è da riflettere…

a cura di Renato Dainotto