Dal 21 al 23 novembre a Fiera Milano, la 15ª edizione del Salone dell’Auto Classica e Sportiva tra novità, anteprime assolute e grandi classiche
Giunta alla sua 15ª edizione, Milano AutoClassica, il Salone dell’Auto Classica e Sportiva punto di riferimento internazionale per collezionisti e car enthusiats, da venerdì 21 a domenica 23 novembre ospiterà nei padiglioni di Fiera Milano (Rho) tutto il meglio della storia del motorismo. Grazie alla sua collaudata formula di successo dove partner valoriali riconfermano, edizione dopo edizione, la centralità dell’evento, quest’anno accanto alle più importanti federazioni del settore, a Scuderie storiche, a Club e a Musei l’esposizione si arricchisce dei più prestigiosi brand del comparto. Confermata la partecipazione di Bentley, BMW Club Italia, Corvette, per la prima volta alla manifestazione, Rossocorsa Ferrari Classiche, Lamborghini Club Italia, Lotus con un’anteprima italiana, McLaren, MG, Musei Ferrari, Porsche Club Italia, 777 Club e Rolls-Royce, anche lei alla sua prima partecipazione.
Lotus torna a Milano AutoClassica con l’anteprima italiana di Emira Cup, il nuovo modello destinato al motorsport, dopo il suo debutto ufficiale al Goodwood Festival of Speed. L’unveil è previsto venerdì 21 novembre, subito dopo il taglio del nastro inaugurale della quindicesima edizione di Milano AutoClassica. Lotus Emira Cup è la versione da pista della Emira, pensata per le competizioni monomarca. La “Emira GT4 / Cup”, per esempio, monta un V6 3,5 l e componentistica racing come il cambio sequenziale, il roll-cage, l’impianto freni da corsa. Lotus Emira Cup narra della tradizione sportiva del marchio Lotus e si propone, per la prima volta al pubblico di una manifestazione italiana, in veste di modello da pista, in edizione speciale.
Allo stand di Lotus-PB Racing si potranno anche ammirare Lotus Emeya, Lotus Eletre, Lotus Emira SOC Edition, Lotus Emira GT e Lotus Elise del 1998.
Lotus Emeya è la nuova Hyper GT elettrica a quattro porte del brand. Dotata di alta tecnologia con una capacità di ricarica ultra veloce fino a 350 kW, l’auto garantisce delle performance sportive (circa 918 CV) e si distingue per la linea unica e lussuosa, grazie all’utilizzo di materiali premium. Lotus Eletre, primo SUV elettrico del marchio inglese, a doppio motore integrale, autonomia per circa 600 km (secondo ciclo WLTP), accanto alle più avanzate tecnologie, propone sospensioni pneumatiche attive, telecamere al posto degli specchietti, sistema LiDAR, infotainment di fascia alta ed è concepita come hyper-SUV sportivo. L ‘esclusiva Lotus Emira SOC Edition (solo 10 esemplari prodotti al mondo) è il modello speciale dell’Emira che incarna lo spirito della vera sportiva endotermica del marchio, prima della transizione elettrica, combinando performance elevate e stile raffinato, grazie a cura dei dettagli e dotazioni esclusive. Lotus Emira GT è la versione sportiva dell’Emira ad alte prestazioni spinta da una motorizzazione V6 o a 4 cilindri turbo. Infine, in omaggio alle auto storiche, Lotus Elise, classe 1998, è la leggendaria Roadster della casa inglese, prodotta dal 1996 al 2021, dal telaio leggero in alluminio e carrozzeria in vetroresina, layout motore centrale-posteriore, propulsione posteriore in autentico spirito Lotus. Affermatasi come icona della leggerezza, della guidabilità e semplicità tecnica è la perfetta “testimone storica” dello stand per richiamare l’eredità del marchio.
L’esposizione di Bentley Milano – Gruppo Fassina a Milano AutoClassica propone Bentley Continental GT First Edition in Extreme Silver, Bentley Continental GTC Azure in Old White English e Bentayga Azure in Dark Sapphire. Bentley Continental GT e GTC si distinguono per eleganza e qualità tipiche del brand, che si riflettono anche nell’abitacolo dove la maestria artigianale riscontrabile nella texture tridimensionali della pelle, dalla trapuntatura moderna si intreccia con l’eccellente tecnologia per i sedili wellness ed il sistema di ionizzazione dell’aria. Esternamente, temi e stilemi dal ricercato codice di design di Bentley, dalle forme eleganti e muscolari. Entrambe alimentate dall’innovativo gruppo propulsore Ultra Performance Hybrid con 782 CV e 1.000 Nm. Completa l’esposizione, la Bentayga V8 Auzure, versione creata da Bentley pensando al comfort e al benessere. Materiali sostenibili come impiallacciature a poro aperto, o i tappeti realizzati interamente in nylon riciclato sono inseriti in un ambiente dove l’artigianato si fonde con le più recenti innovazioni, come la tecnologia dei sedili con un importante focus sul comfort o gli impianti di climatizzazione e purificazione dell’aria.
Nel 2025, anno in cui Rolls-Royce celebra un secolo di pura maestosità con un tributo alla sua icona più illustre, la Phantom Centenary, Rolls-Royce Motor Cars Milan interviene per la prima volta a Milano AutoClassica, con tre modelli iconici, interpreti dell’eleganza e del lusso su quattro ruote: Rolls-Royce Ghost, Rolls-Royce Spectre e Rolls-Royce Corniche. Rolls-Royce Ghost (2018) presentata come l’espressione più moderna e dinamica del marchio di Goodwood, rappresenta la perfetta sintesi tra potenza, discrezione e raffinatezza. Nata per un pubblico che desiderava la maestosità del brand in una forma più compatta, la Ghost si distingue per la sua eleganza senza eccessi e per la qualità assoluta di ogni dettaglio. Sotto il lungo cofano si cela un motore V12 biturbo da 6,6 litri, capace di 570 CV erogati con una fluidità che rasenta il silenzio assoluto. L’abitacolo, un salotto viaggiante, accoglie i passeggeri in un’atmosfera ovattata e ricercata, dove legni pregiati e pellami selezionati vengono assemblati con cura artigianale. Ogni elemento, dal volante al battitacco illuminato, racconta la stessa filosofia: nulla è superfluo, tutto è eccellenza. La Ghost rimane ancora oggi una delle interpretazioni più pure del lusso britannico contemporaneo. Rolls-Royce Spectre (2024) rappresenta un momento storico per Rolls-Royce: la prima vettura completamente elettrica della Casa, e al contempo una delle più affascinanti mai realizzate. Con le sue proporzioni da grande coupé e la sua silhouette scolpita dal vento, la Spectre unisce l’eleganza senza tempo del marchio a un linguaggio stilistico futurista. L’assenza del motore tradizionale non ne altera l’anima, anzi: la spinta elettrica è istantanea, fluida e silenziosa, restituendo un senso di potenza serena, quasi surreale. L’autonomia supera i 500 km, mentre la rigidità strutturale, tra le più elevate mai raggiunte da Rolls-Royce, garantisce una guida solenne e perfettamente bilanciata. L’interno è un trionfo di artigianalità contemporanea: illuminazioni stellari integrate nei pannelli, materiali innovativi e dettagli personalizzabili in ogni sfumatura. La Spectre segna l’inizio di una nuova era per il marchio, in cui tradizione e innovazione convivono nella forma più nobile possibile del lusso: il silenzio. Rolls-Royce Corniche, simbolo indiscusso del gran turismo britannico, rappresenta una delle più eleganti e iconiche interpretazioni del lusso su quattro ruote. Presentata per la prima volta nel 1971, la Corniche nacque come evoluzione della Silver Shadow, ma divenne ben presto un modello a sé stante, destinato a incarnare l’arte del viaggiare con stile e lentezza. Disponibile in versione coupé e cabriolet, la Corniche si distingueva per le linee morbide e armoniose, disegnate con cura da Mulliner Park Ward, che le conferirono un’eleganza senza tempo. Il cofano lungo, la calandra imponente e il profilo affusolato evocavano immediatamente il concetto di “dolce vita” all’inglese, dove ogni viaggio diventava un gesto di distinzione. Sotto il cofano, il maestoso V8 da 6,75 litri garantiva una spinta silenziosa e regolare, mentre la trasmissione automatica e le sospensioni idropneumatiche offrivano un comfort di marcia ineguagliabile. L’interno era un salotto viaggiante, rifinito con pellami pregiati, radiche lucide e strumenti realizzati con la precisione di un orologio svizzero. La Corniche non è solo un’automobile, ma un’icona di eleganza classica: la rappresentazione più pura di un’epoca in cui viaggiare non significava semplicemente spostarsi, ma assaporare il tempo con grazia.
Allo stand di BMW Auto Club Italia, quattro esemplari unici della Casa di Monaco di Baviera che raccontano l’evoluzione del marchio BMW Motorsport negli ultimi 25 anni: BMW Z8, BMW M3 E46 SMG II, BMW M3 E92 e BMW M2 F87 Competition.
BMW Z8 (2000), vettura dalla raffinata eleganza, prodotta in soli 5700 esemplari e molto ricercata da appassionati e collezionisti, dal design ispirato alla storica BMW 507 degli anni ’50, disegnata da Henrik Fisker. Spinta da un propulsore di 4900 cc, con 400 CV e 500 Nm, ereditato dalla BMW M5 E39, l’auto è annoverata tra le Bond Cars, ed è apparsa per la prima volta nel film “The World Is Not Enough”, del 1999. BMW M3 E46 SMG II (2002) dove la sigla sta per “Sequentiellen M Getriebe”, la prima M ad adottare un cambio sequenziale ad elevate prestazioni: a ogni cambiata la frizione s’innesta e si disinnesta, proprio come un cambio manuale, consentendo di selezionare il rapporto più opportuno dell’esuberante motore da 3.2 litri, 343 CV e 365 Nm. BMW M3 E92 (2007) vettura sportiva ad alte prestazioni, unica BMW M3 prodotta con motorizzazione V8 aspirato (da 420 CV e 423 Nm) esposta nella scenica livrea Safety Car. Infine, pura dinamica con BMW M2 F87 Competition (2019) spinta da un 3 litri 6 cilindri in linea – biturbo di ben 650 CV e 800 Nm, preparata appositamente per le competizioni.
Corvette che con il Gruppo Cavauto partecipa per la prima volta a Milano AutoClassica esporrà tre modelli attualmente in gamma e un’icona del passato che ha fatto la storia delle supercar made in USA: Corvette E-Ray Convertibile, Corvette Stingray Coupè, Corvette Z06 Coupè e Corvette C2 Stingray Split Window del 1963.
Corvette E-Ray, è la prima vettura ibrida nella storia del marchio, nonché unica Corvette e-AWD che grazie al rivoluzionario sistema di propulsione elettrica e-Boost da 162 CV abbinato al leggendario V8 aspirato da 482 CV è in grado di sprigionare 644 cavalli. Questo sistema ibrido consente di raggiungere una velocità massima di 291 Km/h e avere un’accelerazione 0-100 km/h in soli 2,9 secondi. Disponibile anche in versione coupé, allo stand si potrà ammirare una E-Ray Convertibile nell’elegante colorazione Raptide Blu e allestimento 3LZ con freni Carbon Ceramici rigenerativi, di serie su questa versione. Icona del sogno americano, con il suo leggendario V8 aspirato da 6,2L da 482 CV e un design inconfondibile, Corvette Stingray è la sportiva più accessibile e più desiderata del brand. Sarà esposta in versione coupè, con carrozzeria Hypersonic Gray e il generoso allestimento 3LT che offre la massima personalizzazione degli interni con dettagli in alluminio e carbonio, per esaltarne la natura dinamica. Corvette Z06 coupè, nell’accattivante Accelerate Yellow, è la supercar più performante della casa grazie a un esclusivo motore 5.5L V8 aspirato ad albero piatto capace di erogare 646 CV e di raggiungere gli 8.800 giri/minuto, senza alcuna sovralimentazione. Un capolavoro dell’ingegneria americana che lo rende il V8 aspirato più potente mai realizzato su un veicolo di serie. Infine, un omaggio al passato con Corvette C2 Stingray, versione Split Window del 1963, dalla carrozzeria Sebring Silver e interni Riverside Red. La Corvette C2 Stingray del 1963 è una delle vetture più iconiche e discusse della storia americana. Il suo tratto distintivo era il lunotto posteriore diviso, la celebre “Split Window”, voluto dal designer Bill Mitchell nonostante le obiezioni degli ingegneri, preoccupati per la scarsa visibilità. Questa scelta stilistica rese la Stingray un modello unico: prodotta con il vetro diviso solo per un anno, divenne presto una rarità. All’epoca molti proprietari modificarono le loro auto per migliorare la visibilità, ma oggi la Split Window è tra le versioni più ricercate dai collezionisti, simbolo del coraggio e dell’audacia del design americano capace di rivaleggiare con le sportive europee.
Nel 2025 ricorre il cinquantesimo anniversario dalla presentazione della Jaguar XJ-S e per renderle omaggio Jaguar Club Italia esporrà alla manifestazione la XJ-S Coupé V12 di proprietà di uno dei Soci fondatori del club. Un modello unico che ha contribuito a creare la leggenda Jaguar, il cui design iniziale fu in parte opera di Malcolm Sayer, uno dei primi progettisti ad applicare principi aerodinamici avanzati alle auto. La XJ-S in esposizione (chassis n. JNAEW4BB166775) risale al 1989 e vanta un cambio meccanico Getrag a 5 marce, motore V12 da 6.1 litri, pistoni Cosworth diam. 96 mm., teste e sistema di iniezione modificati per ottenere una potenza massima di 408 CV. Un’auto caratterizzata dalla rara e curatissima preparazione eseguita dalla mitica “Rob Beere Racing” di Coventry (UK) secondo le specifiche “Option Five.
Lamborghini Club Italia propone al suo stand un viaggio alla scoperta delle più leggendarie supercar prodotte a Sant’Agata Bolognese con Lamborghini Diablo SV, Lamborghini Huracán STO, Lamborghini Monte Carlo Centenaire V12 e Lamborghini Murciélago Spider.
La Diablo SV (1995–1999), presentata al Salone di Ginevra del 1995, era la versione più sportiva e pura della Diablo. Con trazione posteriore, motore V12 5.7 litri da 510 CV, superava i 325 km/h e accelerava da 0 a 100 km/h in meno di 4 secondi. Dotata di cambio manuale a 5 marce e senza controlli elettronici, offriva una guida impegnativa ma emozionante. Si distingueva per l’alettone regolabile, le prese d’aria maggiorate, i cerchi neri e i grandi loghi SV. Prodotta in circa 346 esemplari, è oggi una delle Lamborghini più iconiche, simbolo dell’era delle supercar analogiche e del DNA sportivo del marchio. La Huracán STO è una supercar da pista omologata per la strada, costruita con ampio uso di fibra di carbonio per ridurre peso e aumentare rigidità. Il suo design include elementi aerodinamici derivati dalle competizioni, come il cofano monopezzo “Cofango”, il grande alettone regolabile e prese d’aria ottimizzate. Il motore V10 aspirato da 5.2 litri eroga 640 CV, abbinato a trazione posteriore e cambio a doppia frizione a 7 marce, offrendo una guida precisa e coinvolgente. Tutto è pensato per il massimo equilibrio tra potenza, leggerezza e controllo, rendendo la STO la più pura espressione dell’esperienza racing di Lamborghini. La Monte Carlo Centenaire V12 (1991) è una vettura rarissima, prodotta in soli 16 esemplari tra il 1988 e il 1994, nonché una delle sole 5 con motore Lamborghini V12 sviluppato da Mauro Forghieri e Daniele Audetto. Ideata da Carlo Chiti, fu la prima GT con telaio e carrozzeria interamente in fibra di carbonio, anticipando le supercar moderne. Costruita nel Principato di Monaco e presentata nel 1991, rappresenta un esemplare unico nella storia del marchio. Il suo motore V12 fu anche il primo Lamborghini a correre alla 24 Ore di Le Mans (1993) concludendo anche una gara di Endurance a Vallelunga nello stesso anno con l’equipaggio Ballabio–Consonni–Dacco. Originariamente consegnata a Roger Moore, oggi appartiene a un collezionista tedesco. La sua presenza a Milano Autoclassica celebra i 35 anni della prima GT in carbonio e il legame tra MonteCarlo Motorsport, Automobili Lamborghini e il mondo delle competizioni. Infine, Murciélago Spider (2004–2010), versione scoperta della Murciélago, presentata al Salone di Ginevra 2004 e disegnata dal belga Luc Donckerwolke, unisce design scolpito e muscoloso a prestazioni estreme, offrendo un’esperienza di guida più emozionale. Il tetto in tela, pensato per un uso occasionale, permette di godere appieno del suono inconfondibile del suo motore rendendo ogni viaggio un’esperienza sensoriale totale. Il motore V12 da 6.2 litri eroga 580 CV, con trazione integrale e cambio manuale o e-gear, permettendo 0–100 km/h in 3,8 s e una velocità massima di circa 320 km/h. L’abitacolo combina lusso e sportività, con pelle cucita a mano e dettagli in fibra di carbonio. Prodotta fino al 2010, è considerata una delle spider più iconiche di Lamborghini, simbolo di eleganza, potenza e puro piacere di guida, anticipando la futura Aventador Roadster.
McLaren Milano – Gruppo Fassina espone le Supercar del marchio inglese Artura Spider in Supernova Silver, Artura Coupé in Onyx Black e 750S Spider in Tokyo Cyan. L’Artura, prima vettura della sua categoria ad abbracciare l’elettrificazione, mantiene il suo carattere di supercar leggera nonostante l’aggiunta di un motore elettrico. Con il lancio nel 2024 dell’Artura Spider, McLaren ha introdotto significativi aggiornamenti portati anche alla versione coupé, il primo, l’aumento di potenza, elevando il modello a 700CV con 720Nm, con l’eccezionale rapporto potenza/peso di 502 CV/tonnellata a 1.395 kg (peso a secco) per la Coupé e 480 CV/tonnellata a 1.457 kg (peso a secco) per la Spider, garantendo prestazioni entusiasmanti. Anche il motore elettrico ha migliorato la sua autonomia sino a 33 chilometri in full electric, che rende l’Artura una supercar per tutti i giorni. Allo stand anche la supercar per puristi McLaren 750S Spider nel suo brillante colore speciale MSO, si conferma la più leggera e potente supercar di serie del marchio. Il propulsore V8 biturbo di 4.0 litri sviluppa una potenza di 750 CV e una coppia di 800 Nm, dalle prestazioni esaltanti con un’accelerazione di 0-100 km/h in 2,8 secondi, e una velocità massima di 332km/h.
Allo stand MG – Gruppo Fassina tre modelli della Casa dotati di tecnologia full hybrid: MG3 Hybrid+, MG HS Hybrid+ e MG ZS Hybrid+. MG sta puntando fortemente su questa tecnologia che offre moltissimi vantaggi grazie ad una componente elettrica alimentata da una batteria da 1,8 kWh, la più potente della categoria. Anche su questa tipologia di auto MG riconferma la sua competitività e il suo posizionamento di brand con il miglior rapporto value for money in tutti i segmenti in cui è presente. La tecnologia MG hybrid+ è stata introdotta per la prima volta sulla city-car MG3 nell’aprile del 2024 e sei mesi più tardi anche su MG ZS, il B SUV con un design completamente rinnovato. I tre modelli esposti rappresentano le vetture MG più diffuse in Italia che hanno contribuito in maniera determinante alla straordinaria crescita del marchio sul mercato.
Porsche è presente tramite Porsche Club Italia e i Registri storici Porsche (Registro Italiano Porsche 356, Registro Italiano Porsche 911 912, Registro Italiano Porsche 914 Boxster, Registro Italiano Porsche 924 944 928 968 e Registro Italiano Porsche Cayenne) ognuno con due iconici esemplari in esposizione). Tra queste, Porsche Cayman 987, interprete dell’equilibrio perfetto, prodotta dal 2005 al 2012, ha ridefinito il concetto di coupé sportiva compatta. Con motori 6 cilindri boxer aspirati da 2.7 a 3.4 litri, cambio manuale o automatico Tiptronic/Sport PDK e una distribuzione dei pesi ottimale, offre una guida precisa e coinvolgente. Elegante e grintosa, è considerata una delle Porsche più bilanciate di sempre. Porsche 968 Touring, l’eleganza della tecnica, prodotta dal 1991 al 1995, rappresenta l’ultima evoluzione della serie transaxle. Dotata di un 4 cilindri 3.0 da 240 CV e cambio manuale a 6 marce, offre una guida bilanciata grazie alla perfetta distribuzione dei pesi (50:50). Rara e raffinata, è oggi un modello molto apprezzato dai cultori del marchio. Porsche 928 GTS, la Gran Turismo senza compromessi, prodotta dal 1992 al 1995, rappresenta l’apice evolutivo della gamma 928. Spinta da un poderoso V8 da 5.4 litri con 350 CV, unisce prestazioni da sportiva pura a un comfort da gran turismo. Con il suo design muscoloso, i passaruota allargati e lo spoiler posteriore integrato, la GTS è oggi una delle versioni più ricercate della serie, simbolo di eleganza e potenza in perfetto stile anni ’90. Infine, Porsche 944 Turbo Cabrio, la vettura dalle prestazioni a cielo aperto, prodotta solo nel 1991 in circa 625 esemplari, è una delle versioni più rare e affascinanti della gamma 944. Equipaggiata con un motore 4 cilindri turbo da 2.5 litri e 250 CV, offre prestazioni brillanti unite al piacere della guida open-air. Un perfetto equilibrio tra sportività e stile, oggi ambita da collezionisti e appassionati del marchio.
Allo stand della 777 Collection, un’esposizione di vetture ad altissime prestazioni che uniscono l’esclusività all’utilizzo in pista. In inconfondibile colore giallo, la prima Dallara Stradale consegnata al mondo, un’auto con una chiara vocazione sportiva: una barchetta biposto omologata di serie e spesso impiegata tra i cordoli di diversi Campionati in pista, tra cui il Challenge LLCC, competizione per amatori. L’esposizione prosegue con la Ferrari 296 Challenge, utilizzata per competere nel prestigioso Ferrari Challenge Europe, in particolare nella categoria Shell AM.
