Attualità

Noleggio tra alti e bassi

I dati Aniasa mostrano numeri positivi per il noleggio a lungo termini e delle criticità marcate sul Car Sharing e delle luci ed ombre sul Noleggio a breve termine dove la competizione tra operatori è molto forte e il prezzo delle auto è in crescita

Automobilisti smarriti, persone indecise, transizione energetica e prezzi di listino alle stelle. Non c’è da stupirsi se il mercato del Noleggio a Lungo termine ne esce bene. Anzi, nel fatturato mette a partita anche un usato che si è rivalutato rispetto alle previsioni. Non c’è da stupirsi se è la branchia, al momento, trainante del settore noleggio che nella sua completezza ha proseguito nel 2024 la graduale penetrazione nelle abitudini degli italiani, raggiungendo un giro d’affari di 15,8 mld di euro, una flotta di 1,4 milioni di veicoli in circolazione, pur registrando un calo delle immatricolazioni (-53.000 veicoli), con circa 474.000 unità, per un valore complessivo di acquisti vicino ai 14 mld di euro.

 

Breve termine

Il settore del rent-a-car ha archiviato un 2024 tra luci e ombre: il giro d’affari ha superato 1,5 miliardi di euro (+5% vs 2023), i noleggi sono cresciuti del 10%, toccando quota 4,7 milioni, le giornate di noleggio si sono attestate a quota 38 milioni e la flotta sul territorio si è consolidata a 140mila unità (+2,3%) per soddisfare una domanda in aumento. Come testimonia il calo dei prezzi per giorno di noleggio (-1,5%), l’andamento del settore è oggi caratterizzato da un contesto di mercato sempre più competitivo, con un incremento del numero di operatori attivi specialmente a livello locale e con servizi low cost (elemento che, se da un lato, produce effetti positivi in termini potenziali sull’utenza, dall’altro, proprio per il ridotto dimensionamento e la scarsa esperienza sul campo, produce un elevato numero di complaint da parte della clientela). Le aziende di maggiori dimensioni affrontano un aumento dei costi dovuti all’acquisto della flotta a causa del consistente innalzamento dei listini e un crescente incremento dei costi gestionali, causato da vari fattori, quali la crescita esponenziale dei danni e dei furti (totali e parziali) e dei canoni concessori pagati ad aeroporti e stazioni ferroviarie, con pericolose riduzioni dei margini operativi che rischiano di non compensare adeguatamente gli investimenti necessari a garantire gli standard richiesti dal mercato.

noleggio a lungo termine

Il noleggio a lungo termine ha raggiunto una flotta di veicoli di quasi 1,3 milioni di veicoli (+6% e +76mila unità vs 2023), nonostante una forte frenata delle immatricolazioni (-15%), superando i 12,5 mld di euro di fatturato complessivo (compreso quello da rivendita dell’usato). Tra i principali trend registrati: l’aumento delle durate dei contratti (l’80% supera i 36 mesi), il ritorno alla crescita del canale dei privati che noleggiano (+3%), l’aumento costante del business dei veicoli commerciali leggeri, oggi 225mila in parco (+7,5%). A fine 2024 i servizi del long term hanno raggiunto 268.000 soggetti: 95.000 aziende, 3.000 PA e 170.000 privati (con e senza P.IVA), che hanno scelto di rinunciare all’acquisto dell’auto.

Car sharing

Il settore dell’auto condivisa sta vivendo nel nostro Paese un momento di forte criticità. Nel 2024 sono stati effettuati poco più di 4,2 milioni di noleggi di vetture (erano 5 mln nel 2023 e ben 10 milioni nel 2019) da 330.000 utenti attivi iscritti al servizio. Si è contratta ulteriormente la flotta di mezzi su strada, a circa 3.300 unità (tutte ibride ed elettriche), metà delle quali restano mediamente non disponibili a causa dei continui furti (parziali e anche totali) e dei danneggiamenti che da sempre colpiscono questi veicoli. A Roma e Milano si concentra l’80% della flotta complessiva. Da rimarcare l’aumento significativo delle durate dei noleggi (in media 126 minuti), un trend che proietta l’offerta del settore verso formule giornaliere, ben diverse da quelle orarie per cui era nato. Senza un adeguato supporto da parte delle istituzioni nazionali e locali, questo business – di supporto strategico al trasporto pubblico locale, al decongestionamento dei centri urbani e alla salvaguardia dell’ambiente -rischia di contrarsi ulteriormente nei prossimi anni.

Il primo trimestre 2025

Il primo trimestre dell’anno in corso ha confermato il trend di crescita del long term e quello altalenante dello short. Il noleggio a breve termine, infatti, ha registrato uno sviluppo del fatturato (+6,4%) e dei noleggi (+0,8%), ma, contestualmente, un calo dei giorni di noleggio (-3,5%), della flotta in circolazione (-5,5%) e delle immatricolazioni (-2,7%). Numeri diversi hanno riguardato il lungo termine, con gli operatori che hanno visto lievitare il giro d’affari del 10%, la flotta del 4,7% e le immatricolazioni dell’11,5%, con quest’ultimo dato che ha risentito però in modo significativo delle strategie degli operatori del renting collegati a brand automotive.
“Le flotte a noleggio a breve e lungo termine e del car sharing costituiscono lo strumento più efficace per accelerare l’elettrificazione della mobilità, come confermato dagli obiettivi annunciati dalla Commissione EU sulla decarbonizzazione delle flotte. Per andare in questa direzione il nostro Paese deve superare i numerosi ‘dazi occulti’ che frenano lo sviluppo e gli investimenti in mobilità pay-per-use, facendosi trovare pronto nei prossimi mesi a tre importanti appuntamenti: la Legge Delega di riforma della fiscalità, la scadenza della deroga triennale concessa dal 2007 all’Italia che blocca al 40% il livello di detraibilità IVA sulle auto aziendali, il dibattito nazionale sulla decarbonizzazione delle flotte aziendali”, ha dichiarato il Presidente ANIASA – Alberto Viano
“Le attività di noleggio veicoli sono ancora oggi regolamentate da un articolo del Codice della Strada di oltre 30 anni fa (1992), quando nel nostro Paese circolavano poche migliaia di vetture a nolo, e da una serie di altre diversificate fonti normative. Oggi la flotta ha raggiunto quota 1,4 milioni e il settore necessita di una normativa specifica e unitaria, che regolamenti in modo omogeneo e stabile tutti gli aspetti, dall’immatricolazione alla circolazione, con particolare focus sulla fiscalità. Solo così il comparto potrà svolgere efficacemente il ruolo di strategico supporto del rinnovo del parco circolante italiano e alla sua progressiva decarbonizzazione, consentendo anche di cogliere le opportunità dell’Automotive action plan europeo”, ha concluso Viano.

a cura di Renato Dainotto