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Ricambio generazionale in carrozzeria: quando la passione diventa formazione

In un momento delicato per il settore dell’autoriparazione, il tema del ricambio generazionale in carrozzeria è più attuale che mai. Spesso, di fronte alla mancanza di giovani interessati al mestiere, molti carrozzieri si scoraggiano:

«Cosa posso fare io per cambiare le cose? Non spetta a me… La scuola dovrebbe fare di più!»

Uno scoraggiamento comprensibile, ma non inevitabile. In realtà, ognuno può contribuire a mantenere viva la professione, come dimostra l’esempio concreto di Marco Bassini, carrozziere e formatore presso l’ENAIP di Lecco.

Un carrozziere che insegna ai futuri professionisti

Da anni, Marco Bassini dedica una giornata alla settimana all’insegnamento, alternando teoria e pratica nei corsi di carrozzeria. La sua è una missione nata dalla convinzione che il mestiere si impara solo affiancando chi lo sa fare, osservando e mettendo le mani sui lavori reali.

Oltre all’impegno in aula, Bassini organizza corsi di lucidatura professionale e detailing presso il suo centro, dove spesso inserisce gratuitamente uno studente per offrirgli la possibilità di approfondire le tecniche di lavorazione. Inoltre, mette a disposizione un’area della propria carrozzeria per corsi di levabolli e accoglie regolarmente ragazzi in stage.

Una formazione a 360 gradi, che va oltre il business e punta a coltivare la passione per l’auto e la cura del dettaglio, valori fondamentali per chi sceglie di diventare carrozziere.

Insegnare non è facile, ma è necessario

«Perché non farlo?» – racconta Marco – «Il nostro è un lavoro complesso che non si impara da soli. Io ho avuto la fortuna di apprendere da mio padre. Ora sento il dovere di trasmettere quello che ho imparato».

L’insegnamento, però, non è semplice: serve empatia, pazienza e passione. Coinvolgere i ragazzi, soprattutto i più difficili, è la vera sfida. «A volte ci metto anche qualcosa di mio – spiega – magari pago una quota di partecipazione a un evento o aiuto per una trasferta. È tutto per passione».

Dalla scuola al lavoro: un percorso di crescita reale

Alla domanda se i ragazzi siano pronti per lavorare subito dopo la scuola, Bassini risponde con realismo:

«Tecnicamente no, devono continuare a formarsi. Ma è lo stesso in ogni professione. Un praticante avvocato impara lavorando, e così anche un carrozziere».

Il passaggio chiave è lo stage: se il giovane trova un ambiente stimolante e collaborativo, può integrarsi rapidamente e crescere in pochi mesi. Al contrario, se viene lasciato ai margini con mansioni secondarie, l’esperienza diventa sterile.

I giovani che escono dalla scuola sono un investimento a medio-lungo termine, e vanno accompagnati nella loro crescita.

Il futuro della carrozzeria si costruisce insieme

Il ricambio generazionale in carrozzeria non è solo una questione di numeri, ma di trasmissione di conoscenze, valori e passione.
L’esempio di Marco Bassini dimostra che, con dedizione e spirito di collaborazione, il futuro del mestiere è ancora tutto da scrivere, e può essere luminoso se ogni professionista decide di fare la propria parte.

a cura di Renato Dainotto - Foto Photo-R