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Riforma Rca, l’Ania “ringrazia” il governo

L'Ania si dichiara nel complesso soddisfatta per le norme contenute nel ddl concorrenza. Focarelli sui carrozzieri: "alcuni, che magari non sono stati in grado di rinnovarsi tecnicamente, non riescono più a stare al passo con i tempi"

L’Ania esprime soddisfazione per le norme contenute nella versione definitiva del ddl conorrenza, approdato negli scorsi giorni in Parlamento e in attesa di essere sottoposto al giudizio delle Camere.
Nell’intervista che AutoPro ha fatto a Dario Focarelli, direttore generale dell’Ania dal settembre del 2012, emerge infatti il parere positivo sull’impianto delle riforma, al di là delle critiche dei carrozzieri.

Nella prima domanda dell’intervista, si fa infatti presente a Focarelli che i carrozzieri protestano per il ddl concorrenza. “Noi cerchiamo – dice Focarelli- di avere un mercato efficiente e in concorrenza. Un mercato che, ove possibile, offra al consumatore il prezzo più basso in assoluto. E in qualche modo il disegno di legge va in quella direzione lasciando al cliente la facoltà di decidere se avvalersi della riparazione in forma specifica o accettare un risarcimento per equivalente dopo aver informato la compagnia presso quale carrozziere intende far riparare l’auto per permettere una verifica, accettando i criteri con i quali le compagnie convenzionano i propri riparatori”. Ma ecco che il direttore rincara la dose contro i carrozzieri indipendenti: “Posso intuire parte della fonte del malumore dei carrozzieri: alcuni, che magari non sono stati in grado di rinnovarsi tecnicamente, non riescono più a stare al passo con i tempi”

Focarelli interviene poi anche in merito al risarcimento delle lesioni fisiche, altro controverso punto del ddl. “Quando c’è stata la regolamentazione delle lesioni micropermanenti, con la necessità dell’accertamento strumentale, si è assistito a un crollo delle richieste di risarcimento e alla conseguente discesa dei premi che, in buona parte, c’è stata proprio in virtù di questa norma. Per i danni fisici gravi, noi chiediamo che venga approvata una tabella che stabilisca livelli di risarcimento in linea con quelli previsti negli altri Paesi europei in modo da allineare le tariffe proprio a questi. Quindi, ribadisco, niente regalo alle compagnie, semmai agli assicurati”