Attualità

I robot si indossano, e nell’ industria automotive è già realtà

Alcuni esempi di "simbiosi" uomo-macchina nell' industria automotive e di come nei prossimi anni anche il lavoro di carrozzieri e autoriparatori potrebbe cambiare

Spesso si pensa ai robot come nostri potenziali sostituti che in un futuro più o meno prossimo ci “ruberanno” il lavoro. I robot, in realtà, sono già entrati nei reparti produttivi delle aziende più evolute, ma anziché sostituire i lavoratori sono diventati loro compagni. I cobot (robot collaborativi) possono infatti operare nella stessa area del lavoratore, interagendo con esso e svolgendo nella maggior parte dei casi mansioni logoranti e ripetitive. Negli ultimi tempi è stato fatto un ulteriore passo in avanti, e con gli esoscheletri robotici indossabili sta avvenendo una sorta di “simbiosi” uomo-macchina. Fantascienza? Niente affatto, come dimostrano i seguenti casi che hanno trovato applicazione proprio nel settore automotive. Audi, ad esempio, ha adottato Chairless chair (la “sedia senza sedia”) un esoscheletro che si indossa come un paio di pantaloni sostenendo i lavoratori in posizione semi eretta e riducendone l’affaticamento.

Ford e Fca hanno invece sviluppato una specie di gilet-robotico che aiuta l’operatore a sollevare pezzi o utensili con peso fino a 60 kg senza alcuno sforzo. Hynday sta invece testando un esoscheletro completo, sviluppato dalla piattaforma H-LEX (Hyundai Lifecaring Exoscheltron), un vero e proprio robot “indossabile”, leggerissimo, che rende l’operaio una sorta di “Ercole” capace di sollevare pesi superiori al suo. Anche Panasonic sta producendo un esoscheletro completo dotato di 4 sensori per mani e piedi e 20 servomotori.

Ma la simbiosi uomo-macchina può avvenire anche attraverso un paio di occhiali. Volvocars collabora da tempo con Microsoft per l’utilizzo degli HoloLens, occhiali che proiettano informazioni o oggetti sotto forma di ologrammi. Anche Iveco Bus sta testando queste lenti speciali, con possibili applicazione per la manutenzione da remoto. E in futuro potrebbero essere utilizzati anche nelle officine e carrozzerie per visualizzare tutta una serie di informazioni e istruzioni di montaggio, sfruttando la cosiddetta “realtà aumentata”. Basterà ad esempio rivolgere lo sguardo verso un componente o una parte dell’auto per visualizzare tutte le informazioni correlate ed essere guidati nelle operazioni.