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Carrozzieri al tempo del Covid: Carrozzeria Benevelli

C’è chi nonostante le difficoltà riesce a vedere il lato positivo delle cose, come Andrea Corti della Carrozzeria Benevelli di Reggio Emilia che, raggiunto al telefono, ci ha raccontato come questo calo di lavoro è stata un’occasione per rafforzare il rapporto con i clienti

Com’è andata la fase di lockdown?
«Abbiamo chiuso completamente fino al 6 aprile, per rispetto dei dipendenti e per le difficoltà nel reperire i ricambi, specie quelli di certi costruttori stranieri. Alla riapertura ci siamo organizzati a ritmo ridotto, attingendo alla cassa integrazione a turni alterni e aumentando gradualmente il lavoro in base alle necessità».

Che accorgimenti avete preso per la Fase 2?
«Abbiamo allestito un’area di accettazione coperta ma separata dal reparto operativo, con tutte le indicazione di sicurezza per i clienti che non possono entrare in carrozzeria. Perfino per i fornitori abbiamo allestito un percorso dedicato».

Nel periodo “morto” avete usato il tempo per attività diverse?
«Durante questo lungo periodo in cui si è fermato il mondo abbiamo cercato di mantenere i contatti con la clientela attraverso azioni di marketing sui social network, un po’ per non farci dimenticare ma soprattutto per mantenere un canale di consulenza a distanza. Ne abbiamo approfittato anche per partecipare a corsi webinar svolti in collaborazione con CNA e Quattroruote, per comprendere meglio l’andamento del mercato ed essere pronti alla riapertura».

Come sta andando il flusso del lavoro?
«Aumenta gradualmente: dal 4 maggio il telefono è tornato a squillare e cominciamo a programmare la settimana su livelli prossimi al 50/60%. Ovviamente manca ancora tutta la filiera delle concessionarie, che non ci stanno passando lavoro di ripristino usato, e la filiera del noleggio».

Per la “disinfezione” che tecnologia avete scelto?
«Noi prima utilizzavano prodotti a bomboletta, detergenti professionali ma non specifici per il problema sanitario. Ora ci siamo attrezzati con un sistema italiano certificato per la sanificazione all’ozono, che prevede una pulizia approfondita con prodotti antibatterici. Inoltre, con le stesse procedure disinfettiamo uffici e spogliatoi».

E che aspettative di lavoro avete per i prossimi mesi?
«Io mi aspetto che difficilmente si tornerà ai ritmi forsennati di prima, almeno nel primo periodo. Questa relativa tranquillità ci permetterà di concentrarci con più attenzione sul rapporto col cliente, rafforzando la sua fiducia nelle nostre capacità e professionalità. Resta comunque un calo dovuto alla minore liquidità disponibile e al crollo delle vendite delle concessionarie ma, ipotizzando che non ci saranno altri problemi, credo che verso l’autunno ci sarà un deciso ritorno alla normalità».

a cura di Simone La Rocca