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Carrozzieri al tempo del Covid: Carrozzeria Empolitana

Carrozzeria Empolitana è una storica attività di Tivoli, punto di riferimento per molti automobilisti provenienti da tutta la provincia di Roma. Abbiamo raggiunto al telefono Damiano che ci ha raccontato come sta andando il lento ritorno alla normalità tra interventi di carrozzeria, meccanica e gommista

Damiano, siete rimasti sempre aperti?
«No, siamo stati chiusi, ovviamente per scelta visto che le aziende come la nostra potevano continuare, ma abbiamo preferito guardare alla salute nostra e dei dipendenti. Il 6 aprile abbiamo riaperto, lavorando sul lavoro che era già stato programmato e sulle auto rimaste ferme in seguito alla chiusura, con pochi nuovi arrivi».

Quali modifiche avete fatto alla carrozzeria?
«Ci siamo allineati alle disposizioni ministeriali, apportando le necessarie modifiche ai protocolli di sicurezza per i luoghi di lavoro, fatto sanificazione di tutti gli ambienti e predisposto i locali per evitare assembramenti o incroci tra il personale.Nel periodo “morto” ho usato il tempo per seguire dei webinar sui processi di pulizia e sanificazione, ma anche corsi di gestione della clientela e di nuovi modelli organizzativi dei processi interni. Ne ho anche approfittato per mettermi in contatto e stringere nuovi accordi commerciali con aziende che forniscono ricambi e pneumatici».

Per la sanificazione che tecnologia avete scelto?
«Per le auto e i locali utilizziamo un nebulizzatore elettrico che rilascia una sostanza apposita non nociva che è certificata per l’eliminazione del Covid-19».

E come sta andando il flusso del lavoro?
«Stiamo lavorando con il cancello chiuso, organizzandoci su appuntamento o, per quei clienti che arrivano senza preavviso, gestendo l’accesso alla struttura in modo contingentato. Con il ritorno alla circolazione del 4 maggio stiamo notando un’inversione di tendenza con tanti nuovi arrivi, sia in ambito carrozzeria che meccanica, oltre che per il cambio pneumatici. Ma restiamo lontani dai numeri tradizionali, con un numero di interventi prossimo al 40% dello standard. Proprio per questo ci siamo organizzati con turnazioni del personale ridotte e attingendo anche alla cassa integrazione. Mi auguro che questa piaga sanitaria venga debellata presto e che si possa ritornare in tempi brevi alla normalità, sebbene sia consapevole che questi mesi complicati saranno difficili da recuperare».

a cura di Simone La Rocca