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Carrozzieri al tempo del Covid: Carrozzeria Chincarini

Come già accennato da altri carrozzieri anche Enrico della Carrozzeria Chincarini di Malcesine, in provincia di Verona, è preoccupato dalla mancanza di turisti stranieri. Un’importante fetta di clientela per un’attività di soccorso stradale e riparazione che opera sulle rive del Lago di Garda.

Enrico, come avete affrontato la fase di lockdown?
«Siamo rimasti sempre aperti ma a porte chiuse, portando a termine i lavori già programmati e ultimando diversi restauri di mezzi d’epoca, tra cui anche una Vespa. Ma il lavoro non si è limitato a queste riparazioni, perché hanno continuato ad arrivare richieste dei clienti per piccole riparazioni».

Nel lockdown avete avuto problemi a ricevere le vernici?
«Abbiamo avuto problemi con i ricambi, tutte le concessionarie di riferimento erano chiuse e abbiamo dovuto attendere le riaperture del 4 maggio per ricevere quelli necessari ad ultimare auto ferme da due mesi. Come vernici uso Standox, un marchio che non si è mai fermato e ha sempre garantito consegne giornaliere e anzi, alla riapertura era già pronto per consegnare il tintometro di nuova generazione Standox Blu».

E adesso come sta andando il flusso di lavoro?
«Ora che questo periodo difficile è passato stiamo riprendendo il lavoro da dove lo abbiamo lasciato, seppur con una certa flessione, conseguenza della mancanza di turismo che porta tanto lavoro anche attraverso il servizio di soccorso stradale».

E per la disinfezione che tecnologia avete scelto?
«Tutte le superfici di contatto vengono rivestite con pellicole: volante, pomello cambio, maniglie. Utilizziamo poi una bomboletta che rilascia una sostanza sanificante ed entra anche nei condotti dell’aria condizionata, dove la maggior parte degli agenti nocivi si deposita».

Cosa prevedete in termini di lavoro per i prossimi mesi?
«Quest’estate sentiremo una forte crisi, da Pasqua ad ottobre siamo abituati a lavorare tanto coi turisti tedeschi e olandesi. Per di più che da quest’anno siamo convenzionati Adac e potremmo riparare le vetture dei turisti stranieri tramite contatto diretto con le loro assicurazioni. Un mercato che non riusciremo a testare, quest’anno: ci toccherà aspettare la prossima Pasqua per valutare una vera e intera stagione».

a cura di Simone La Rocca