Attualità

Il ddl concorrenza non piace all'ANIA

Secondo l'ANIA le nuove norme non riducono i prezzi dell'Rc auto

Riportiamo un comunicato diffuso dall'ANIA in cui l'associaizone esprime la sua contrarietà al testo del ddl approvato dalla Camera, e in cui viene salvata la libera scelta del carrozziere di fiducia.

“ANIA esprime forte preoccupazione per l’approvazione alla Camera  del  testo  del  Ddl  concorrenza  e  auspica  che  nel  prosieguo  del  dibattito  in Senato si possano apportare sostanziali modifiche. In particolare, va rafforzata e resa  più efficiente la lotta alle frodi assicurative, così da contribuire alla riduzione del costo dei sinistri e proseguire nel trend di diminuzione dei prezzi della rc auto verificatosi  nel corso degli ultimi tre anni (-20%).  

Il testo approvato oggi è molto diverso, per quanto riguarda le tabelle di risarcimento dei  danni  gravi  da  incidente  stradale,  da  quello  presentato  originariamente  dal Governo.

Non  spetta  agli  assicuratori  stabilire  quale  è  il  livello  adeguato  dei  risarcimenti, ma – dobbiamo ricordarlo ancora una volta – un più elevato livello dei risarcimenti si riflette in un più elevato prezzo dell’assicurazione.  Inoltre è profondamente sbagliata la previsione secondo la quale gli assicurati dotati  di black box che non hanno fatto incidenti per 5 anni possano avere un trattamento  di favore indipendentemente dalle condizioni di rischio oggettive, quali ad esempio la  qualità  del  traffico,  le  condizioni  di  manutenzione  delle  strade  e  la  frequenza  dei  sinistri. Queste nuove norme, concepite per ridurre il costo dell’assicurazione per gli  automobilisti delle aree particolarmente a rischio, comporterebbero l’aumento dei  premi  a  carico  degli  assicurati  di  zone  d’Italia  in  cui  la  possibilità  di  causare  un  incidente è meno elevata.  

Occorre sottolineare poi che la previsione di sconti affidati alla valutazione dell’IVASS  è  in  palese  contrasto  con  il  principio  di  libertà  tariffaria  sancito  dalle  normative  europee,  e  esporrebbe  l’Italia  ad  una  sicura  sanzione  per  violazione  del  diritto  comunitario, oltre che all’eliminazione delle norme illegittime.   Anche per quanto riguarda la lotta alle frodi il provvedimento approvato non va nella  giusta direzione: sono infatti scomparse dal testo le norme in ordine alla riduzione dei  tempi di denuncia di un incidente, al contrasto alla presenza di falsi testimoni, così come l’incentivo all’utilizzo di carrozzerie convenzionate e al divieto di cessione del  credito. Tutte queste misure avrebbero contribuito a eliminare le differenze di costo  delle polizze rc auto fra l’Italia e gli altri paesi europei.