Interviste

Parola a Marco Brioschi, Country Leader Axalta Refinish Italia

Nel 2017 Marco Brioschi è stato nominato Country Leader Axalta Refinish Italia. I primi due anni sono stati relativamente facili, con ottimi risultati, e poi è arrivato il Covid-19 a rimescolare le carte e a rendere complessa anche la routine dei corsi di formazione. Nonostante tutto, Marco Brioschi ci ha accolti con il sorriso che è già un bicchiere mezzo pieno...

Incarico nuovo, subito due anni molto difficili e un 2021 che potrebbe essere peggio?
«Sono Country Leader Axalta Refinish Italia da poco piu di quattro anni, e dopo avere affrontato un 2019 con ottimi risultati devo ammettere che ricorderò il 2020 come l’anno più sfidante nella mia carriera. L’anno infatti era cominciato molto bene, con prospettive di crescita importanti, poi la pandemia ci ha costretti a rivedere i nostri piani. Per quel che riguarda il 2021, alla luce dei primi tre mesi siamo fiduciosi che il mercato refinish e la situazione in generale siano in miglioramento. In ogni caso il nostro mercato di riferimento, e non solo quello, è cambiato radicalmente e dovremo affrontare nei prossimi mesi ulteriori cambiamenti e nuove sfide!».

Emergenza pandemia: quanto sono “pesate” la prima e la seconda ondata sulla vostra operatività sul mercato?
«Sempre nel rispetto delle norme e con una forte attenzione alla salute di tutti i nostri collaboratori e dei nostri partner siamo riusciti a supportare in maniera efficace le richieste del mercato con interventi mirati a supporto dei nostri distributori e delle carrozzerie. Naturalmente la prima fase nel marzo 2020 ha messo fortemente alla prova la nostra organizzazione ma grazie allo sforzo di tutti, alla flessibilità ma soprattutto allo spirito di team abbiamo reagito velocemente e abbiamo creato i processi per riuscire a lavorare al meglio sul mercato».

Nel terzo trimestre 2020, quello del +16% del PIL, come avete performato sul mercato?
«Posso confermare che anche per Axalta Refinish il 3° trimestre ha portato un risultato positivo ed in recupero rispetto al semestre precedente. Questo anche grazie al lavoro fatto nei mesi passati in termini di organizzazione e affiancamento ai nostri partner sul mercato. Tutta la nostra forza commerciale e tecnica, insieme con i distributori, è stata sempre presente e attiva per riuscire a fornire l’assistenza ed il supporto necessari alle carrozzerie per potere affrontare la situazione attuale di mercato».

E nella parte finale dell’anno, quella della seconda ondata, è stata flessione?
«Sicuramente il mercato negli ultimi mesi, con il ripresentarsi della crisi pandemica, ha subito un rallentamento che ha coinvolto tutta la filiera del settore».

Il settore della carrozzeria è cambiato sotto il peso di questa emergenza?
«Più che la carrozzeria è cambiato il modo di lavorare in tutto il mercato. Le restrizioni hanno indotto tutti noi a rivedere i nostri processi e l’organizzazione del lavoro stesso. Nello specifico, parlando della carrozzeria, la riduzione del numero di sinistri e le nuove regole previste dalle nuove normative hanno portato a rivisitare ed implementare nuovi modelli e processi di lavoro. In particolare, i flussi e la programmazione del lavoro hanno subito un importante cambiamento portando ad una ripianificazione degli stessi in un’ottica che definirei di “just in time”. La divisione Refinish di Axalta è pioniera nel mercato ed ha sempre investito nella formazione e consulenza, incrementando ulteriormente la propria offerta nel corso del 2020 per andare incontro alle esigenze delle carrozzerie. Oltre alla formazione tradizionale, abbiamo lanciato una serie di corsi online e abbiamo altresì incrementato il nostro servizio di assistenza telefonica. Inoltre, grazie alla gestione digitale del colore e al lancio di nuovi processi completamente all’aria, stiamo supportando i nostri clienti nel miglioramento della produttività e dell’efficienza non solo in termini di risparmio di tempo, che è un punto cardine dei processi Axalta, ma soprattutto in termini di costi energetici».

I distributori sul territorio hanno avuto un ruolo importante, si sono rilanciati nel rapporto azienda e cliente finale?
«Per noi i distributori sono partner primari nel mercato. Anche per loro l’anno passato ha generato nuove sfide e un cambio di approccio verso i clienti. Oggi più che ieri il distributore svolge un ruolo fondamentale nella gestione e assistenza delle carrozzerie sempre più in un’ottica consulenziale e formativa».

Lo scorso autunno è stato pieno di novità di prodotti, ma anche i vostri concorrenti sono molto attivi. Avete in serbo altri lanci nel 2021?
«Axalta ha nel proprio DNA l’innovazione. Nel 2020 abbiamo continuato ad innovare presentando importanti novità di prodotto. Ad esempio, siamo già alla seconda generazione di trasparenti con essiccazione ad aria che, insieme al fondo ed alle nostre basi, permette di avere notevoli riduzioni dei costi energetici e di tempo. Possiamo oggi affermare di potere fornire il ciclo di riparazione più rapido sul mercato. Come detto precedentemente l’innovazione è nel DNA di Axalta, e anche quest’anno avremo in serbo importanti novità sia come prodotti che come strumenti; non anticipo nulla, dico solo che tecnologia e innovazione avranno un focus ancora maggiore all’ambiente ed alla digitalizzazione».

Formazione e distanziamento sociale: come pensate di gestire il 2021 che, al netto dell’entusiasmo vaccini, resta complesso almeno fino a fine anno?
«Quest’anno abbiamo sperimentato i corsi sulla gestione colore online al personale interno, ai team dei distributori e anche alle carrozzerie, e si sono rivelati vincenti da molti punti di vista: ottimizzano il tempo, possono essere fatti su misura, sono interattivi e non è necessario nessuno spostamento. Per quel che riguarda i corsi tecnici, lavoriamo molto con i nostri distributori. I nostri trainer stanno affiancando e formando in primis i team tecnici e commerciali al fine di trasmettere un messaggio univoco sul mercato ed essere pronti ad affrontare queste nuove sfide. Inoltre, da qualche settimana sono disponibili dei video tutorial in italiano con indicazioni e suggerimenti su processi e prodotti Axalta. Infine, nel rispetto delle attuali normative, dopo un importante periodo di stop abbiamo ripreso l’attività formativa nei nostri centri tecnici che siamo certi di incrementare a partire dall’inizio dell’estate».

Carrozzeria in fermento: Carglass lascia e chiude un importante esperimento. Ne parte uno nuovo sulle sue ceneri. La carrozzeria è destinata a “ballare da sola” oppure con le reti? Dopo le assicurazioni e le flotte chi potrebbero essere i nuovi influencer?
«Il mercato dell’autoriparazione è in forte evoluzione, e non soltanto in seguito alla pandemia. Alcuni trend sono già in fase di sviluppo da alcuni anni, altri hanno visto un’accelerazione nell’ultimo periodo. Non vedo una forma univoca di mercato perché ne coesisteranno molteplici. In effetti i network, come già avvenuto in altri Paesi europei, sono realtà in forte crescita anche nel nostro mercato e diventeranno attori strategici nella filiera riparativa. Questo non significa che le carrozzerie indipendenti che si sono strutturate per offrire i servizi che il cliente finale oggi richiede non possano competere in maniere efficace nel mercato. I nuovi influencer? Forse saranno anche questi un’evoluzione di quelli attuali, che richiederanno sempre di più servizi e gestione completa delle necessità dei clienti finali. Inoltre, c’è sempre un forte focus sul settore da parte delle Case auto che, nell’ottica di un continuo incremento della fidelizzazione dei propri clienti, stanno investendo sempre di più nel servizio di carrozzeria».

Molti concorrenti dicono che nonostante la pandemia il 2020 è andato abbastanza bene, con perdite “controllate”. Voi come siete andati?«Possiamo dire che le nostre performance sono state in linea con il mercato».

Axalta: nel corso del 2020 avete movimentato il mercato del lavoro: tante assunzioni. Ora vi fermate?«L’investimento fatto nel corso degli ultimi anni in termini di assunzioni e formazione interna ci permette oggi di affrontare il mercato sempre più forti e pronti a supportare le richieste dei nostri clienti. Questo non significa che ci si possa fermare. Nonostante la situazione del mercato, la nostra azienda guarda al mercato del lavoro proattivamente per potere crescere anche in futuro».

Si può fare una previsione per il 2021?
«I primi mesi del 2021 ci stanno dando dei segnali positivi. Certo non siamo ancora ai livelli prepandemia ma la sensazione è quella di un mercato che sta tentando una ripresa».