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Usato: nel 2022 calano i passaggi di proprietà ma aumentano i prezzi

Pur confermandosi come canale preferito dagli italiani, il mercato delle auto usate nel 2022 segna un’inversione di tendenza, registrando un calo del -10,2% dei passaggi di proprietà netti (2.725.019) rispetto al 2021 (Fonte ACI). Nell’usato il diesel continua a mantenere il primato tra le alimentazioni, mentre le ibride ed elettriche, seppur lentamente, iniziano a dare i primi segnali positivi anche nel segmento delle vetture di seconda mano. Crescono sensibilmente i prezzi delle auto usate in vendita, con un aumento, a fine 2022, del +20% rispetto a un anno fa e del +51% al 2019.

Cosa accadrà nel 2023 nel mercato delle auto usate? Il caro carburanti, le limitazioni alle auto “tradizionali” in alcune aree del Paese, l’aumento dei costi delle auto usate, che impatto avranno sul settore e sulle scelte degli italiani? Una risposta arriva dall’analisi di AutoScout24, marketplace automotive online pan-europeo, che ha coinvolto la propria community per delineare i principali trend del mercato dell’usato per i prossimi mesi.

Partiamo dall’aumento del costo dei carburanti, tema di stretta attualità. Se da un lato inizia ad avere un impatto sulle abitudini di utilizzo dell’auto (per il 42% del campione), soprattutto in ottica di risparmio, nell’usato per quasi tre quarti degli italiani non sembra influire nella scelta dell’alimentazione, confermando l’interesse verso i modelli termici.

Tra chi ha intenzione di acquistare un’auto nei prossimi mesi, infatti, il diesel continua a mantenere la quota principale (45%), seguita dalle vetture a benzina (36%). Allo stesso tempo cresce l’interesse sia per le auto GPL / Metano (9%) sia per le ibride e le elettriche (10%), che iniziano così a ritagliarsi uno spazio anche nell’usato. Un dato confermato anche dai dati interni di AutoScout24, che vede nel 2022 l’incremento del +53% di vetture ibride ed elettriche disponibili sulla piattaforma rispetto all’anno precedente.

Se si considera solo l’elettrico “puro”, che rappresenta una quota ancora minoritaria, a frenare la sua ascesa anche nell’usato gli utenti segnalano principalmente il costo elevato (per il 47% del campione) e la scarsa autonomia delle batterie (23%).

L’usato per spingere il rinnovo del parco circolante

Dalla ricerca di AutoScout24 è emersa anche l’importanza del mercato dell’usato per promuovere il rinnovo del parco circolante attualmente datato: chi è alla ricerca di un’auto di seconda mano, infatti, sostituirebbe l’attuale vettura, che ha in media circa 12 anni (il 37% ha 15 anni o più), con una di 6 anni. E su questo il mercato digitale può aiutare grazie alla vasta offerta di vetture di nuova generazione. Su AutoScout24, infatti, ben il 54% delle vetture usate presenti è Euro 6, la metà ha 5 anni o meno.

Quanti chilometri deve aver percorso la vettura ideale? In media 80mila chilometri. Entrando nello specifico, per oltre otto intervistati si dieci deve avare meno di 100mila chilometri, per tre su dieci, invece, non deve superare i 50mila e solo per il 10% può superare i 150mila.

Qual è il modello preferito? I SUV, crossover e fuoristrada restano le carrozzerie più ambite, indicate dal 46% del campione, ma rispetto allo scorso anno sembra che stia crescendo l’interesse per le berline (23%). Il 10% ha invece indicato le station wagon, il 7% le monovolume e il 6% le city car.

Qual è il budget di spesa? Chi acquisterà un’auto usata nel 2022 prevede di spendere in media €19.000, ma con differenze a livello generazionale: i neopatentati (18-21 anni), a cui spesso contribuiscono i genitori, hanno un budget di €13.670, mentre i 35-44enni di oltre €21.000.

Cosa non può mancare nell’auto cercata? Su questi gli utenti non hanno dubbi e mettono al primo posto tra le funzionalità o gli accessori considerati fondamentali i dispositivi di sicurezza attiva, indicati da ben il 76% del campione (lo scorso anno era del 70%). Seguono il sistema di infotainment (navigatore, sistema audio, ecc.) segnalato dal 48% del campione e il cambio automatico dal 42%.

 

La possibilità di fruire rapidamente di un veicolo, a fronte della carenza di risorse per il nuovo, nel 2022 ha portato le auto usate a risultare più del doppio rispetto a quelle nuove acquistate. Secondo gli ultimi dati di AutoScout24 il 2023 è iniziato con fiducia: i prezzi sono stabili, la domanda è robusta e le evidenze emerse dal sondaggio supportano un atteggiamento di fiducia per il mercato delle auto usate di quest’anno. I motori diesel e benzina continueranno a costituire la tipologia di alimentazione prevalente, alla quale si affiancherà una quota sempre maggiore di vetture ibride, soprattutto nella declinazione mild hybrid. Si conferma l’interesse per l’usato elettrico, un modo ideale per familiarizzare con i veicoli a batteria” – dichiara Sergio Lanfranchi del Centro Studi di AutoScout24.

 

FOCUS 2022

Secondo l’elaborazione del Centro Studi di AutoScout24 su base dati ACI, nel 2022 rispetto al 2021, i passaggi di proprietà di auto usate sono calati del -10,2%, pari a 2.725.019 atti, con la Campania (-13,3%), la Basilicata (-12,9%) e la Puglia (-12,5%) tra le regioni cha hanno avuto il calo maggiore.

Tra le regioni si confermano ai primi posti per numerosità la Lombardia (419.135 passaggi), Lazio (282.955) e Campania (244.657).

Tra le alimentazioni più richieste, secondo i dati dell’ACI, quasi la metà dei passaggi di proprietà nel 2022 (47,3%) riguardano vetture diesel, in leggero calo rispetto alla media del 2021 (49,4%). Seguono le auto a benzina con il 37,8%, mentre le auto ibride rappresentano solo il 4% delle richieste totali e l’elettrico “puro” lo 0,5%.

Tra i modelli più richiesti su Autoscout24 vince in assoluto la Volkswagen Golf, al secondo posto troviamo l’Audi A3 e al terzo la Fiat Panda, ma se si prendono in considerazione solo le vetture ibride ed elettriche troviamo tra le ibride la Toyota Yaris e tra le elettriche la Tesla Model 3.

Qual è l’età media delle vetture proposte? Sull’età media, rispetto allo scorso anno la situazione è rimasta sostanzialmente invariata (7,9 anni), ma con valori che variano dai 6,9 anni del Veneto e della Campania ai 10,2 anni della Valle d’Aosta.