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469 auto per ogni attività di autoriparazione

469 autovetture per ogni attività di autoriparazione. È questo nel nostro Paese il numero medio di autovetture disponibili per ogni attività di autoriparazione (carrozzerie, elettrauto, gommisti, meccanici, officine dei concessionari auto) presente sul territorio nazionale. Questo dato, che si riferisce all’anno 2018, è il più recente a disposizione per quantificare la densità della rete autoriparativa in Italia ed è tratto dall’edizione 2019 del libro “L’autoriparazione ed i suoi protagonisti” edito dall’Osservatorio Autopromotec, che è la struttura di ricerca di Autopromotec.

Come emerge dalla tabella, in Italia nel 2018 c’erano 83.231 officine di autoriparazione a fronte di un parco circolante che era di oltre 39 milioni di autovetture, con un rapporto, come detto in apertura, di 469 autovetture per ogni officina. Secondo l’Osservatorio Autopromotec, il rapporto autovetture per officina è complessivamente adeguato, considerato che l’Italia è uno dei paesi europei con il più alto tasso di motorizzazione.

La capillarità sul territorio è certamente uno dei punti di forza della rete nazionale di autoriparazione, rete che oltre a crescere anno dopo anno in volume sta diventando sempre più tecnologica. Le officine e il mondo dei servizi di autoriparazione si stanno infatti adeguando a una mobilità sempre più connessa e digitalizzata, anche per far fronte alla costante evoluzione tecnologica delle autovetture (in termini di sicurezza, di comfort di bordo, di contenimento dei consumi e degli impatti ambientali).

Tornando alla tabella, l’elaborazione dell’Osservatorio Autopromotec evidenzia poi anche i singoli profili regionali della rete nazionale di autoriparazione. È la Valle d’Aosta, con 1.107 autovetture per ogni officina di autoriparazione, a guidare la graduatoria delle regioni italiane, seguita a stretto giro dal Trentino Alto Adige (1.003). Seguono poi, nell’ordine, tutte sopra la media nazionale, il Friuli Venezia Giulia (585 autovetture), la Toscana (551), il Veneto (531), la Lombardia (518), l’Emilia Romagna (507) e l’Umbria (494). Poco sotto la media nazionale si posizionano invece le Marche (456), la Campania (454), il Lazio (448), il Piemonte (432), la Liguria (427) e la Sicilia (424). Chiudono la graduatoria, sotto la quota di 400 autovetture disponibili per officina, una serie di regioni centro-meridionali: Abruzzo (398), Sardegna (391), Puglia (383), Molise e Calabria (ex aequo con 368) e, all’ultimo posto, Basilicata (337).