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Carrozzieri al tempo del Covid-19: Carrozzeria Valtellinese

Tra i tanti carrozzieri che abbiamo raggiunto telefonicamente nelle ultime settimane, Aldo e Giovanni Famlonga della Carrozzeria Valtellinese di Sondrio è stato il primo a parlarci di investimenti. Un segnale positivo e di speranza in questo scenario ancora così incerto.

Giovanni, come avete affrontato il periodo di lockdown?
«Abbiamo chiuso un paio di settimane dall’11 marzo, tutelando la salute di clienti e dipendenti. A fine mese quindi siamo rientrati solo io e mio fratello, riprendendo da dove avevamo lasciato. Per fortuna la nostra provincia ha subito meno di altre la diffusione del virus, per cui non abbiamo risentito troppo del calo di lavoro. Molti automobilisti rimasti a casa poi hanno approfittato del blocco alla circolazione per sbrigare le riparazioni che rimandavano da tempo».

Per la Fase 2 avete fatto modifiche alla carrozzeria?
«Sì, abbiamo messo a norma tutti gli ambienti riservati ai clienti, con cartelli e segnaletica dedicata per limitare i contatti. Per quanto riguarda i dipendenti ci siamo attrezzati coi dispositivi di protezione individuale, riorganizzando il lavoro e assegnando ad ogni addetto una zona. A livello di pulizia ci siamo attrezzati con detergenti igienizzanti e il servizio Sanity System, che offriamo già da 6 anni: è una procedura certificata che combina trattamento all’ozono e pulizia profonda di tutte le superfici».

Il vostro colorificio Glasurit ha sede nella provincia di Bergamo, una tra le più colpite dall’emergenza sanitaria: avete avuto ritardi?
«Sì, c’è stata qualche difficoltà nelle consegne, ma noi abbiamo una buona scorta che ci ha permesso di gestire al meglio il lavoro durante questa fase. Più difficile invece è stato reperire i ricambi, principalmente a causa della chiusura delle concessionarie».

E adesso come sta andando il flusso del lavoro?
«Da maggio siamo tornati su livelli prossimi al 70%, complici anche le convenzioni con le società di assicurazione che, in questo periodo, stanno canalizzando maggiormente le riparazioni presso i centri convenzionati. Tra i privati poi c’è parecchio entusiasmo e voglia di tornare alla normalità, nonostante ci sia sempre un po’ di preoccupazione per la paura del contagio. Quest’anno non mi aspetto di tornare a regime, ma visto tutto quello che abbiamo passato riusciremo a mantenere la struttura e pagare i dipendenti, sperando che il peggio si risolva entro l’estate. Pensiamo poi al futuro: i prossimi investimenti andranno nella direzione di un ampliamento della gamma servizi, un salto fondamentale perché il futuro sarà dei centri multiservizio».

Carrozzeria Valtellinese

a cura di Simone La Rocca