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Clausole vessatorie: Vittoria Assicurazioni si arrende

Successo di A.N.E.I.S. in difesa degli assicurati: Vittoria Assicurazioni si arrende e abbandona la causa
 

Mentre si moltiplicano le cause civili contro le clausole vessatorie presenti nelle polizze Rc Auto, A.N.E.I.S. – Associazione Nazionale Esperti Infortunistica Stradale fa sapere che la Vittoria Assicurazioni ha abbandonato la causa che aveva essa stessa intentato contro una propria assicurata, nel tentativo di far valere nelle aule giudiziarie alcune clausole assicurative che, in caso di incidente stradale, vorrebbero impedire all'assicurato sia di rivolgersi ad un suo carrozziere di fiducia per la riparazione del veicolo, sia di avvalersi dell'assistenza e patrocinio di un professionista per il recupero dei danni subiti.

La causa pendente a Treviso si è conclusa con l'abbandono della causa stessa, abbandono richiesto dalla compagnia di assicurazione, e formalizzato con atto di transazione sottoscritto congiuntamente da tutte le parti in causa. Vittoria Assicurazioni si è ritirata dopo la prima udienza e ha dovuto pagare tutte le spese di causa, liquidando sia gli onorari dell'avvocato difensore dell'assicurata, sia quelli dell'avvocato del Foro di Venezia, che A.N.E.I.S. aveva incaricato “ad adiuvandum” per difendere i diritti degli assicurati e rappresentare al Giudice l'illegittimità delle pretese di Vittoria Assicurazioni.

Viva soddisfazione ha espresso Giovanni Polato, Presidente A.N.E.I.S. che ha dichiarato: “Le clausole in questione sono tutte vessatorie, e sono ormai numerose le sentenze dei Giudici di Pace che hanno già confermato l'illegittimità di tali clausole, poiché violano il Codice di Protezione dei Consumatori e l'esercizio dei diritti di difesa consacrati dalla Carta Costituzionale, oltre a costituire un grave ed illegittimo impedimento al libero svolgimento dell'attività professionale dei patrocinatori. Purtroppo la situazione – conclude Polato –  è resa ancor più grave da alcuni emendamenti presentati nel DDL Concorrenza, ora all'esame delle Camere, che consentirebbero di introdurre più agevolmente tali clausole.
Nel caso specifico, la condotta di Vittoria Assicurazioni è emblematica, abbandonando rapidamente la causa e affrettandosi a pagare le spese, ha così evidenziato, da subito, l'infondatezza delle sue pretese”.