Attualità

Confartigianato risponde alle accuse ai carrozzieri fatte da Minucci (Ania)

Anche il Presidente di Confartigianato Giorgio Merletti interviene in merito al recente attacco ai carrozzieri indipendenti da parte del Presidente Ania Aldo Minucci

Riportiamo il commento del Presidente di Confartigianato Giorgio Merletti alla recente intervista al Presidente dell’ANIA Aldo Minucci, pubblicata sul mensile Specchio Economico, che ha scatenato forti polemiche in tutto il mondo della carrozzeria per le insinuazioni sui comportamenti fraudolenti dei carrozzieri e sul lavoro in nero

Presidente Minucci,
ciascuno è libero di scegliere lo stile che preferisce. Personalmente, non mi sarei mai permesso di dire, senza esibirne le prove, che le compagnie di assicurazione assumono comportamenti fraudolenti ai danni degli automobilisti. Sono perciò rimasto particolarmente indignato nel leggere le Sue gravissime quanto incaute insinuazioni circa i presunti legami tra i carrozzieri indipendenti e la criminalità organizzata, piuttosto che i riferimenti al “sistematico ricorso al lavoro nero” e all’occultamento di ricavi con relativa evasione dell’Iva.
Tali affermazioni ledono profondamente l’onorabilità degli imprenditori artigiani che siamo orgogliosi di rappresentare e generano nell’opinione pubblica una pericolosa diffidenza nei confronti della correttezza dell’operato della stragrande maggioranza delle aziende del settore.
Non le sfuggirà che, negli ultimi 10 anni, i prezzi delle assicurazioni sui mezzi di trasporto in Italia sono aumentati del 27,9%, più del doppio del 13,6% registrato nell’Eurozona, così come, nonostante i ripetuti e reiterati tentativi di addossarne l’onere ai carrozzieri (che incidono per non più del 30% nelle componenti di costo dei premi), le sarà altrettanto noto che le responsabilità di questi inspiegabili aumenti sono proprie del sistema assicurativo italiano poco concorrenziale. Così come solo in minima parte sono attribuibili alle frodi, che pure esistono e vanno combattute con ben altri strumenti.
Non è certamente con l’adozione di clausole assicurative di “risarcimento in forma specifica” sulla base delle convenzioni fra compagnie assicurative ed imprese di autoriparazione, che si ridurrebbero le frodi assicurative e, conseguentemente, i costi assicurativi e i relativi premi!
Ci lasci avanzare qualcosa di più di un dubbio sul fatto che, invece, tale operazione possa servire a rendere le carrozzerie indipendenti sotto il pieno controllo delle Compagnie di assicurazione, consentendo loro di formare un “cartello” di fatto in grado di garantire le ampie rendite derivanti dalla scarsa dinamica competitiva che si verrebbe a generare e impedendo agli autoriparatori, di stabilire  il giusto prezzo del proprio lavoro e di assicurare gli standard qualitativi ai consumatori, i quali finirebbero per essere i veri danneggiati da questo meccanismo.
Non vorrei che la virulenza delle sue parole fosse generata dal fatto che Confartigianato, insieme alle altre Associazioni dei carrozzieri, ha promosso la presentazione di una proposta di legge incentrata sulla difesa del diritto degli automobilisti e sulla tutela dell’indipendenza delle imprese di carrozzeria.
Sotto questo profilo, come lei sa, non ci siamo mai sottratti al confronto con ANIA e con le Compagnie, sempre con spirito fattivo e costruttivo, e mai ci siamo sognati di usare parole ed espressioni che vanno oltre il lecito e che ledono la dignità di persone ed organizzazioni.
Mantengo la speranza che queste mie parole possano indurla a rivedere e rettificare le sue affermazioni, rinnovandole la nostra piena disponibilità al confronto serio e, soprattutto, trasparente, sul complesso sistema dei rimborsi assicurativi, avendo al centro i diritti dei cittadini e garantendo al contempo la sicurezza e l’affidabilità delle riparazioni.

GIORGIO MERLETTI, PRESIDENTE CONFARTIGIANATO