Attualità

Ecco il decreto sulla ripartenza: cosa si può fare dal 4 maggio

Come vi abbiamo anticipato ieri sera ecco il decreto sulla Fase 2, lo potete scaricare da questo post insieme all’elenco dei codici Ateco autorizzati a riprendere le attività. Il decreto è molto lungo e complesso e non esente da parti poco chiare che necessiteranno di una analisi attenta e magari di integrazioni. Resta evidente però che senza un vaccino non si potrà tornare a una vita sociale e professionale uguale a prima di questa pandemia. Come è chiara l’attenzione riposta dal Governo nel cercare di evitare una nuova impennata dei contagi. La prudenza è tanta e lo si avverte in molti passaggi del testo. Inoltre sul luogo di lavoro serviranno interventi a garantire la sicurezza dei dipendenti e dei clienti. A partire dal 4 maggio sono consentiti «solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute» ma si «considerano necessari gli spostamenti per incontrare congiunti purché venga rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento e vengano utilizzate le mascherine».  Per andare in un’altra Regione bisognerà invece avere «comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute». Resta l’autocertificazione con l’aggiunta della causale incontro con i congiunti.  Negli ambienti chiusi la mascherina è obbligatoria. Con Regioni e Comuni è stato stabilito emanare una circolare per fissa il prezzo massimo delle mascherine chirurgiche (circa 50 centesimi ed esente IVA). Parchi, ville e giardini pubblici riapriranno su tutto il territorio nazionale, ma gli ingressi nelle aree riservate ai bambini potranno essere «contingentati». Sarà possibile correre, praticare esecizio sportivo ll’aperto e riprendere gli allenamenti individuali. La distanza di sicurezza sarà di minimo due metri. Si può andare al mare per nuotare e fare passeggiate in montagna: attività motorie da soli o al massimo in due, ma non ci si potrà trasferire nelle seconde case.  Bar e ristoranti rimangono chiusi ma sarà possibile acquistare cibo da asporto «da consumare a casa o in ufficio» e non nei locali o all’esterno di questi. Ripartono le industrie manifatturiere, le costruzioni e il commercio all’ingrosso relativo a queste filiere. Anche i cantieri privati potranno riprendere a lavorare.

Queste in sintesi le “libertà” a partire dal 4 maggio

a cura di Renato Dainotto

Documenti Allegati

Decreto-26-aprile-2020.pdf

Ateco-doc-4-maggio.pdf