Attualità

L’intervento di Roberto Sanvito sul Bilancio di Sostenibilità

Tra i partner di Gruppo Maestri che durante la Convention Maestri 2023 hanno avuto la possibilità di parlare dal palco segnaliamo una parte dell’intervento di Roberto Sanvito, Regional Business Manager Europe South East – Automotive Refinish Coatings Solutions BASF, che nella sua relazione a tema sostenibilità ha toccato un punto che noi di Car Carrozzeria consideriamo molto importante e lodiamo Sanvito di averne parlato.

Dopo aver presentato l’impegno di BASF in tema di sostenibilità, Sanvito ha ricordato alla platea che già oggi esistono degli obblighi per le società che non riguardano solo la parte finanziaria. Infatti il Decreto Legislativo n.254/2016 come recepimento della Direttiva 2014/95/UE ha reso obbligatoria la redazione e la pubblicazione della dichiarazione non finanziaria. Ovvero un documento che nasce dalle disposizioni della direttiva UE 95/2014, per rendicontare le informazioni inerenti l’impatto ambientale e socio-economico dell’attività aziendale, in modo che siano facilmente accessibili e confrontabili da parte di investitori e clienti.

Al momento questa dichiarazione non finanziaria deve essere redatta da:

Enti di Interesse Pubblico

Banche, Assicurazioni e imprese di riassicurazione che hanno un numero di dipendenti superiore a 500 e uno dei seguenti requisiti:

20 milioni di euro come totale attivo dello stato patrimoniale

40 milioni di euro come totale dei ricavi netti delle vendite e delle prestazioni

Società madri di gruppi di grandi dimensioni aventi la qualifica di Enti di Interesse Pubblico, che hanno superato gli stessi limiti dimensionali.

Il mancato deposito del Bilancio di Sostenibilità comporta sanzioni amministrative e pecuniarie che vanno da 20.000 a 100.000 euro.

Oggi tutto questo impatta su grandi aziende tuttavia tutto questo a cascata coinvolgerà anche tutti i fornitori che saranno chiamati a essere il più possibile sostenibili per non gravare sulla azienda a cui si forniscono prestazioni e servizi. Quindi anche le carrozzerie devono iniziare a ragionare sull’impronta ecologica del proprio lavoro.

a cura di Renato Dainotto - Foto Photo-R