Attualità

Vittoria Assicurazioni mette in guardia i carrozzieri

In una comunicazione ai propri agenti Vittoria Assicurazioni afferma esplicitamente che, in base ai pareri dell'Antitrust e dall'IVASS, la cessione del credito è un fenomeno speculativo nato nel solo interesse dei carrozzieri

In una recente comunicazione ai propri agenti, Vittoria Assicurazioni – nel ribadire l’esito della sentenza dell’Agcm (15 novembre 2012 e 15 febbraio 2013) che ha dichiarato “non vessatoria” la clausola che disciplina la cessione del credito inserita nel contratto – non risparmia critiche un po’ sopra le righe nei confronti dei carrozzieri, affermando in maniera più o meno esplicita che la ragione dell’inserimento della clausola di risarcimento in forma specifica risiede nella necessità di arginare comportamenti opportunistici e fraudolenti da parte delle autofficine o dei riparatori non convenzionati con la compagnia.

Nella comunicazione appare quindi centrale il ruolo dei riparatori, che con la cessione del credito diventano i titolari (cessionari) del diritto al risarcimento, e sono in qualche misura accusati di poter incrementare l’ammontare del risarcimento rispetto al danno effettivamente subito dal veicolo. Un riferimento diretto viene fatto anche all’aggiunta di quelle che, per la compagnia, sono voci di costo aggiuntive non giustificate come ad esempio le spese legali, il danno da fermo tecnico, o l’auto sostitutiva, che l’assicuratore è poi tenuto a risarcire, facendo quindi lievitare i costi che sono di volta in volta compensati con l’aumento generalizzato del premio delle polizze.

Nella comunicazione vine quindi ribadito come, anche l’IVASS, ritienga che clausola sulla cessione del credito predisposta da Vittoria, che, di fatto, prevede la limitazione della cessione del credito, mira a fronteggiare fenomeni speculativi che incidono sui costi generali delle liquidazioni dei sinistri. Insomma, senza dover leggere troppo “tra le righe”, Vittoria afferma che il parere del’Antitrust e dell’IVASS fanno chiaramente capire che la cessione del credito è un fenomeno speculativo nato nel solo interesse dei carrozzieri. Un’affermazione un po’ azzardata, visto che la cessione del credito è nel codice civile (art. 1260) e non è stata creata per i carrozzieri.