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Grandine estiva? C’è Ballsystem

Ogni anno aspettiamo il caldo per cominciare a pensare al mare, alle ferie e ai momenti di relax, ma la stagione estiva nasconde sorprese e imprevisti più di qualsiasi altra: come le grandinate estive. Eventi praticamente impossibili da prevenire, ma facili da risolvere, se si sceglie la squadra giusta e la tecnica corretta

Ballsystem è stata la prima azienda in Italia ad aver perfezionato e innovato la tecnica della riparazione a freddo lanciando nel 1997 il suo metodo rivoluzionario: un sistema di ripristino della carrozzeria con un set di leve, punteruoli e tirabolli sviluppati e brevettati dall’azienda. Il metodo Ballsystem prevede l’eliminazione dei bolli da grandine e dei danni da circolazione con interventi mirati dall’interno dei pannelli della carrozzeria, senza l’uso di stucchi e senza verniciatura.
“Questo tipo di riparazione, completamente manuale, permette un considerevole risparmio del tempo e dei costi di riparazione, la riduzione del fermo tecnico del veicolo e il ripristino delle sue condizioni originali senza l’interruzione della garanzia di fabbrica” – spiega Antonello Fiorenza, Direttore Generale di Ballsystem spa. – “È quindi un vantaggio fondamentale sia per i carrozzieri che impiegano il metodo Ballsystem che per il cliente finale, ma diventa ancora più efficace nella gestione del danno per grandi flotte e parchi auto.”

SI CHIAMA METODO

Il metodo Ballsystem è infatti la soluzione scelta dai più grandi player italiani ed europei nella gestione delle flotte e parchi auto, dalle case costruttrici, dalle compagnie di autonoleggio e dalle assicurazioni per il ripristino di auto grandinate e sinistrate.
“Scegliere Ballsystem significa fare affidamento su una “macchina umana e logistica” veloce e flessibile, perfezionata in decenni di attività, fatta di talenti artigiani formati per lavorare a regola d’arte su grande scala e per gestire volumi che farebbero impallidire qualsiasi competitor” – continua Fiorenza. “L’Hail Team, composto da squadre di specialisti della grandine, si muove tempestivamente in Italia e in Europa per risolvere il danno in tempi record con l’impianto di officine mobili presso i piazzali, coordinati da un’infrastuttura logistica e informatica che monitora e traccia in real time lo stato di avanzamento del cantiere.” Chiediamo ad Antonello Fiorenza cosa, nell’operatività Ballsystem, faccia invece la differenza per un privato. “Prima che il “coaching” fosse anche solo un termine conosciuto in Italia, Ballsystem vantava già un’Accademia di formazione tecnica che proprio nel 2019 ha ricevuto l’accreditamento come struttura formativa regionale; un riconoscimento istituzionale che ci riempie di orgoglio e grazie al quale il certificato formativo Ballsystem rilasciato ai nostri carrozzieri ha validità legale in tutta Europa. In un momento storico in cui nel nostro settore c’è la rincorsa al “numero degli affiliati”, Ballsystem ha strutturato in maniera organica un network di 440 Greenpartner formati e aggiornati in Accademia con cadenza semestrale: questo si traduce per il privato nella garanzia di affidare la propria auto ai migliori esperti della riparazione a freddo presenti sul mercato.”

RISPETTO PER L’AMBIENTE

Non si può però parlare di questi fenomeni atmosferici senza pensare al surriscaldamento globale e alle tematiche ambientali. Come opera Ballsystem in questo senso, considerando un settore spesso poco attento come quello della riparazione auto?
“La sostenibilità è stata da sempre un valore imperante nella costruzione del nostro metodo: lo abbiamo pensato per non avere impatto sull’ambiente, lì dove per molti è stato facile trovare soluzioni veloci, ma dannose per l’ecosistema. Siamo fieri di aver pensato un intervento di riparazione a emissioni zero, grazie al quale possiamo consegnare con ogni auto riparata una valutazione di sostenibilità ambientale, perché siamo convinti che fare impresa significhi agire con trasparenza, onestà intellettuale e visione orientata all’innovazione, generando valore per i nostri dipendenti, partner, clienti e per la collettività.”

a cura di Renato Dainotto