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TARGA PROVA: VERSO LA NORMALITA’

Una buona notizia per gli autoriparatori: si può tornare a usare la targa prova senza paura di sanzioni o di problemi assicurativi legati alla targa prova. Ce lo ha comunicato l’Onorevole Moretto, che si è battuta per questo traguardo e ha partecipato anche a una nostra tavola rotonda su questo tema. Ecco cosa ci ha dichiarato a caldo…

«Il Consiglio dei Ministri oggi ha approvato il D.L. Infrastrutture contenente la norma che finalmente autorizza l’uso della targa prova su mezzi immatricolati per le officine di riparazione e trasformazione dei veicoli e per i venditori di auto usate. Un grande risultato per cui ho lavorato in prima persona negli ultimi mesi e del quale sono particolarmente orgogliosa». L’annuncio è della deputata Sara Moretto, capogruppo di Italia Viva in Commissione Attività Produttive della Camera.

SI CHIUDE UN PERIODO DI INCERTEZZA

«Con questo decreto trova finalmente l’epilogo una questione annosa che ha messo in seria difficoltà migliaia di imprese artigiane – ricorda la deputata – In molte infatti in questi mesi si sono rivolte a me per sollecitare un intervento e più volte ho posto la questione sui tavoli istituzionali anche con un Ordine del giorno, approvato, che impegnava il Governo a chiarire la situazione. Ringrazio la Presidente Paita che ha contribuito con il lavoro in Commissione Trasporti a giungere a questo risultato. Il governo Draghi ancora una volta dimostra attenzione ai problemi concreti di chi lavora».

TARGA PROVA COME FUNZIONA: PAROLA ALL’AVV. GIULIA TALAMAZZI

La c.d. “targa prova” viene rilasciata a fronte di determinate circostanze che, solitamente, emergono quando è necessario effettuare prove tecniche su un veicolo. Tale targa è momentanea e non sostituisce la targa ufficiale che verrà rilasciata nel momento in cui il veicolo venga utilizzato in modo ordinario. Il Codice della Strada, infatti, ha disposto la comminazione di sanzioni amministrative per chi circola con una targa prova al di fuori delle ipotesi consentite.Come si ottiene? È necessario presentare una richiesta agli organi competenti che, valutata la sussistenza dei relativi presupposti, concederà l’autorizzazione. In caso di esito positivo viene rilasciata la certificazione di targa prova che potrà essere utilizzata solo dal soggetto che l’ha richiesta e per un periodo temporale definito.Chiunque può richiedere una targa prova? No, è espressamente previsto che possa essere rilasciata solo da soggetti che possano provare o collaudare il veicolo e, in particolare, si parla di costruttori di carrozzerie o pneumatici, concessionarie che vendono auto, officine di riparazioni o costruttori di dispositivi di equipaggiamento eccetera.È una targa analoga a quelle “ordinarie”? No, tale targa è contraddistinta, oltre che da una serie di numeri, anche dalla presenza della lettera “P” e dovrà essere apposta nella parte posteriore dell’auto.

Onorevole Sara Moretto capogruppo di Italia Viva in Commissione Attività Produttive della Camera

Avv. Giulia Talamazzi

a cura di Renato Dainotto - Foto Photo-R