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Auto elettrica dal 2035? Forse arriva il rinvio al 2040

Fit for 55 ha fatto discutere molto in questi giorni: il divieto di vendere auto con motori a combustione dal 2035 ha suscitato critiche e preoccupazioni. La politica tedesca se prima era stata alla finestra si sta muovendo. L’attuale situazione internazionale ha poi rimescolato le carte. Il progetto teutonico di una transizione ecologica che traghettasse il paese da carbone e petrolio al green, passando per una finestra molto ampia alimentata a gas naturale si scontra con il problema dei prezzi e della disponibilità del gas stesso. Una Germania che ha nell’industria dell’auto un motore dell’economia e dell’occupazione potrebbe essere travolta sia sul piano economico sia su quello sociale dall’auto elettrica. Così il malcontento è passato da un rumore di fondo a un documento voluto da Bulgaria, Portogallo, Romania e Slovacchia che chiedono tempi più distesi. A questo documento potrebbe arrivare il sostegno dell’Italia, almeno questo è emerso giovedì scorso dopo una riunione al Mise anche se c’è ancora molto incertezza al riguardo. Non tutte le forze politiche e i suoi esponenti sono compatti. Il ministro Roberto Cingolani è favorevole al rinvio, linea sostenuta anche da Giorgetti. Ma i ministri Orlando e Giovannini si oppongono. Cosa succederà? Lo sapremo martedì prossimo quando il ministro Cingolani parteciperà al Consiglio UE, ma prima dovrà avere il via libera del Premier Draghi. Intanto l’Italia deve fare i conti con nuovi aumenti nel settore energia e con continui black out nelle grandi città strette tra il caldo anomalo e la punta dei consumi del pomeriggio dovuta alla richiesta di condizionamento negli uffici, nei locali commerciali e nelle abitazioni.

a cura di Renato Dainotto